Il Mibact gestirà anche i servizi aggiuntivi

Oggi muove i primi passi la super- Spa dei beni culturali. Voluta dall’ultima legge di Stabilità, che ha previsto la fusione per incorporazione di Arcus con Ales, la nuova società in house del ministero di via del Collegio Romano continuerà a fare ciò che le due Spa già facevano. In più, però, si occuperà di gestire i servizi dei musei – dai ristoranti, alle caffetterie, dai bookshop alle strutture di accoglienza e alle biglietterie – finora appannaggio esclusivo dei privati. Un giro d’affari che sfiora i 200 milioni di euro: più di 40 generati dai servizi veri e propri e quasi 140 dai biglietti.

10 mila insegnati in più in discipline artistiche

Il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha annunciato: «Dal primo settembre 2016 ci saranno diecimila insegnanti in più nelle discipline artistiche e storiche». Ma, rispetto al passato ha aggiunto l’esponente dell’esecutivo, «agiremo non solo sul piano della quantità,ma soprattutto su quello della qualità». A questo proposito, il ministro ha sottolineato l’importanza dell’alternanza scuola-lavoro sia nei licei sia negli istituti tecnici «come nuovo modello educativo in grado di colmare il gap fra il sapere e il fare». Il ministro Giannini ha infine valutato positivamente i rapporti fra il suo dicastero e quello dei Beni Culturali. «A Pompei siamo riusciti a coinvolgere 1.300 studenti che diventeranno i primi consapevoli gestori di questo patrimonio».

(fonte Il Mattino 20 marzo 2016)

Giornate Fai: la cultura per tutti

Domani e domenica in 380 città italiane, apriranno al pubblico 900 siti. Andrea Carandini, presidente del Fai dichiara: “Tutela e fruizione devono andare di pari passo. I beni si tutelano per le persone e bisngona capire che per conservare il patrimonio bisogna coinvolgere la partecipazione della gente. E per fra questo bisogna saper appassionare gli italiani alla bellezza”.

(Fonte Metro, 18 marzo 2016)

Il Mibact lancia la nuova Ales

La “nuova” Ales, con cui – come stabilito dalla Finanziaria – si è fusa per ragioni di risparmio e razionalizzazione anche Arcus Spa, sarà articolata in due o più divisioni, che manterranno le funzioni svolte dalle rispettive società in precedenza. A cominciare dalla gestione dell’Art Bonus, affidata dal ministro Dario Franceschini a Arcus. La nuova Ales si occuperà così anche di tutti gli aspetti del rapporto fra pubblico e privato all’interno del ministero. Ma soprattutto, dovrà creare una divisione che in futuro possa occuparsi, in alcuni casi su affidamento diretto da parte del Mibact, anche dell’organizzazione di mostre e dei servizi aggiuntivi nei musei statali. Un’alternativa ai privati più volte annunciata dallo stesso ministro e da tempo attesa.

(fonte La Repubblica 17 marzo 2016)

Verona, arresti a raffica, caccia alle opere rubate

I presunti colpevoli del furto di Castelvecchio sono stati arrestati e individuato il luogo dove avevano nascosto la refurtiva: «Speriamo di trovarla tutta, e in buono stato», dice il sindaco di Verona Flavio Tosi. Se saranno recuperati, si sarà risolto uno tra i peggiori furti d’arte nella penisola: per la quantità e la qualità delle opere sottratte tra cui la Dama delle licnidi di Rubens, una Sacra Famiglia e una santa di Mantegna, la Madonna della quaglia di Pisanello, il San Girolamo penitente di Jacopo Bellini.

(fonte Il Messaggero 16 marzo 2016)

La collezione Torlonia torna al pubblico

«Siamo davanti a un passaggio storico». Non nasconde l’emozione il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che ieri ha firmato e presentato l’accordo con la Fondazione Torlonia che consentirà, con una prima mostra nel 2017, di «rendere fruibile al pubblico quella che viene definita la più importante collezione privata d’arte antica del mondo, la Collezione Torlonia».

Finanziate 700 start up in dieci mesi

Boom di richieste di finanziamenti al Fondo di garanzia del Mise (ministero dello Sviluppo economico) da parte di startup innovative. Il Fondo è lo strumento con cui lo Stato si fa garante di una quota del prestito erogato alle attività imprenditoriali dalle banche. La garanzia copre fino all’80% del credito (per un massimo di 2,5 milioni di euro) ed è concessa con procedure semplificate. Operativo dal 2000, il Fondo di garanzia è stato aperto alle startup nel 2013. In questi tre anni le imprese innovative che ne hanno usufruito sono  aumentate a dismisura, come confermano i dati dell’ultimo rapporto del Mise. A oggi sono stati concessi alle startup 1.229 finanziamenti, di cui oltre la metà, circa 700, in soli dieci mesi, da maggio 2015. E il trend di crescita non si interrompe. I finanziamenti degli ultimi due mesi ammontano a 37 milioni, una media

di 18 al mese, contro i 10 milioni al mese dei primi due anni e mezzo, dal settembre 2013. Il totale dei prestiti facilitati ricevuti dalle startup al 29 febbraio 2016 è di 325.064.276 euro, per un importo medio di

circa 265 mila euro. Il totale garantito dallo Stato è di 254 milioni di euro.

La prima laureata italiana: Elena Lucrezia Corner Piscopia

Elena Lucrezia Corner Piscopia: la prima laureata italiana.  Di cui pochi conoscono la storia, raccontata dallo scrittore Alessandro Marzo Magno in un monologo interpretato dall’attrice triestina Zita Fusco.

Lucrezia si laurea all’Università di Padova il 25 giugno 1678, a trentadue anni. Laurea in Filosofia, concessa con una decina di anni di ritardo perché un uomo le mette i bastoni di traverso. Impedendole, tra l’altro, di conseguire il titolo in Teologia perché la Chiesa è persuasa dell’inferiorità della donna, «incapace di ragionamenti difficili». A diciannove anni Lucrezia diventa oblata benedettina, e quindi rispetta i voti delle monache (vivendo però nel comodo e lussuoso palazzo di famiglia). L’uomo che si mette di traverso si chiama Gregorio Barbarigo: vescovo di Padova e cancelliere dell’università, cardinale, diventerà santo durante il pontificato di Giovanni XXIII. Se Lucrezia avesse vissuto ai nostri tempi si sarebbe potuta laureare anche in Lingue antiche, e persino in Lingue moderne: conosceva il greco, il latino, l’ebraico (lo aveva studiato sotto la guida del rabbino di Venezia), il francese, l’inglese e lo spagnolo. E forse si sarebbe pure meritata una laurea in Matematica.

(fonte Io Donna, 8 marzo 2016)