IA a supporto del lavoro parlamentare

In questo 2024 di presidenza italiana del G7, la Camera dei deputati intende offrire un suo contributo ai partner proprio in relazione allo sviluppo della tecnologia IA applicata al lavoro per la democrazia, anche chiamando a raccolta giovani sviluppatori in una grande call pubblica orientata ad analizzare idee e progetti per il futuro. La manifestazione di interesse per la raccolta di proposte per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa a supporto del lavoro parlamentare può essere inviata fino al 31 maggio.

Nell’occasione il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, guidato dalla Vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha presentato il Rapporto sull’uso dell’IA a supporto della produzione legislativa.

Rapporto Anvur 2023- Analisi di genere

Università, Rapporto Anvur: “Ad essere penalizzate sono soprattutto le donne”

Un divario di genere in tema di indirizzi di studio e di possibilità di carriera. È quanto emerge, in maniera evidente, dal “Rapporto Anvur 2023- Analisi di genere”, redatto dalla professoressa Alessandra Celletti, Vice Presidente ANVUR, in collaborazione con le dottoresse Paola Costantini, Emilia Primieri e Sandra Romagnosi ed il supporto del Dottor Daniele Livon, Marco Malgarini, Irene Mazzotta e Scipione Sarlo.

Analisi di genere” è un focus del rapporto ANVUR 2023, che analizza la composizione di genere della popolazione studentesca, del personale accademico e non accademico delle Università fino alle posizioni apicali di Rettrici e Rettori. Viene inoltre illustrato come le scelte accademiche fra le donne si orientino prevalentemente verso facoltà umanistiche, artistiche, sociali e sanitarie a fronte di scienze ingegneristiche, tecnologiche e matematiche-informatiche – le cosiddette STEM – preferite dai maschi. Tuttavia a parità di expertise, le donne restano un passo indietro nel ricoprire posizioni apicali; seppure la loro presenza sia aumentata nel corso degli ultimi anni, ancora poche raggiungono ruoli prestigiosi.

Libri utilizzati dal 59% degli studenti universitari

Per 4 universitari su 10 niente libri, bastano appunti e slide

Alla Camera dei deputati è stata presentata la ricerca “Le abitudini di studio all’Università”, realizzata per l’Associazione Italiana Editori (AIE) da Talents Venture su mille studenti universitari tra i 19 e i 30 anni, fornisce un quadro aggiornato sulla frequenza di utilizzo da parte degli studenti dei diversi strumenti per la formazione, e sulle motivazioni che sottendono alla preferenza di uno strumento rispetto all’altro.

Più di quattro studenti universitari su dieci, interpellati sui materiali utilizzati per preparare l’ultimo esame universitario, dichiarano di aver fatto a meno di libri e prodotti digitali editoriali (quali contenuti integrativi, schede di approfondimento e prove di autoanalisi), facendosi bastare appunti, propri o di colleghi, riassunti scaricati dal web, registrazioni delle lezioni, slide, dispense, quiz ed esercizi del docente, correzioni di prove d’esame e altri materiali non strutturati, spesso progettati per fornire un semplice supporto complementare allo studio dei testi.

VIII Conferenza nazionale dell’AICI: Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa

Si è svolta a Brescia, il 23 e il 24 novembre, l’VIII Conferenza nazionale dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane, quest’anno dal titolo “Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa“, organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Luigi Micheletti, e con il contributo della Direzione generale educazione, ricerca, istituti culturali del Ministero della cultura, della Fondazione Comunità Bresciana e della Fondazione Cariplo.

Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI, ha introdotto i lavori sottolineando che: il titolo “Italia è cultura”, dell’VIII Conferenza Nazionale, «è accompagnato dal sottotitolo “Una cultura per l’Europa”, ad indicare che per tanti temi, dall’attività svolta dalle nostre istituzioni, al tema del lavoro nel campo dei beni culturali, alle sfide dell’innovazione digitale, alla fruizione dei patrimoni di comunità la dimensione nazionale si è rivelata spesso insufficiente, là dove la proiezione europea, stimolata dal PNRR, apre nuove e importanti prospettive di crescita per tutti noi. Ecco perché il “New European Bauhaus”, come la Presidente von der Leyen l’ha definito, rimane il nostro punto di riferimento. I tre principi che lo animano, sostenibilità, coesione e bellezza sono alla base del nostro lavoro».

Genova è la Capitale italiana del Libro 2023

Genova è la Capitale italiana del Libro 2023. A proclamarla, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta a Roma, al Ministero della cultura, è stato il Ministro Gennaro Sangiuliano, con la seguente motivazione: «Per l’ampiezza e l’organicità della sua proposta culturale la città di Genova è stata all’unanimità individuata come “Capitale Italiana del Libro 2023” pur in presenza di altri progetti qualitativamente elevati e meritevoli di attenzione. La scelta ha tenuto presenti i programmi di valorizzazione e integrazione tanto dell’articolato sistema bibliotecario del territorio comunale quanto, più in generale, delle collezioni e del patrimonio storico, artistico e letterario attraverso iniziative che vanno dalle visite virtuali delle strutture bibliotecarie alle mostre temporanee, dalle attività formative del corpo docente al coinvolgimento di giovani e anziani nei programmi di lettura.

Ucraina, Franceschini: difesa patrimonio culturale minacciato da guerra

Inviati aiuti e materiale per tutela, messa in sicurezza e contrasto traffico illecito opere d’arte. Appello del Ministro alla Camera per istituzione Caschi blu Ue e Onu.

“L’Italia in queste settimane è stata in prima fila per la difesa e la tutela del patrimonio culturale ucraino distrutto e minacciato dalla guerra. Il lavoro che abbiamo avviato è stato apprezzato in tutte le sedi internazionali: la Ministeriale Cultura organizzata dalla Presidenza italiana del Consiglio d’Europa ha, da pochi giorni, approvato all’unanimità la nostra dichiarazione a sostegno dei beni culturali e degli artisti ucraini”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Dario Franceschini, nel corso dell’audizione alla Camera nelle Commissioni Cultura ed Esteri, nell’ambito della discussione congiunta delle risoluzioni sulla tutela del patrimonio culturale ed artistico in Ucraina.

Le carte di Andreotti e il riconoscimento dell’Ucraina

Flavia Piccoli Nardelli è stata intervistata da Lanfranco Palazzolo, di Radio Radicale, sul riconoscimento dell’Ucraina come Stato indipendente e sovrano da parte dell’Italia, avvenuto da parte dello Stato italiano nel 1991, all’indomani della caduta dell’Unione Sovietica.

Flavia Piccoli Nardelli racconta che nelle carte dell’archivio Giulio Andreotti, conservate presso l’Istituto Luigi Sturzo, vi è la testimonianza di quell’importante processo storico che se da una parte stabiliva il riconoscimento della soggettività internazionale del paese dell’ex Unione Sovietica allo stesso tempo auspicava prospettive di rafforzamento della pace in Europa e nel mondo.

Approvata la legge per la tutela del patrimonio culturale

La Camera dei deputati ha approvato, in via definitiva, la legge sui reati contro il patrimonio culturale che riforma le disposizioni penali a tutela del patrimonio culturale, attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei beni culturali (d.lgs. n. 42 del 2004), e le inserisce nel codice penale.

L’obiettivo della norma è la lotta al traffico illecito di opere d’arte, riformando la materia e inasprendo le sanzioni. Infatti si introducono aggravanti quando oggetto di reati comuni sono i beni culturali; si potenziano gli strumenti investigativi per contrastare i reati contro il patrimonio culturale; si ampliano le ipotesi di responsabilità delle persone giuridiche; si punisce, inoltre, con pene più severe il furto, l’appropriazione indebita, la ricettazione, il riciclaggio e l’autoriciclaggio e il danneggiamento che abbiano ad oggetto beni culturali.