Istituti culturali, una presenza che va verso l’Europa

OGGI E DOMANI A BRESCIA LA CONFERENZA NAZIONALE DELL’AICI, CUI ADERISCONO 160 REALTÀ

di Flavia Piccoli Nardelli*

Dal 1992 grandi e piccoli istituti di cultura, fondazioni, associazioni, accademie di lunghissima storia e tradizione si sono uniti in una libera associazione – l’Associazione delle istituzioni culturali italiane – che mette in rete realtà di tutto il Paese, di tradizioni culturali e politiche diverse, unite da una comune idea di cultura, radicata in quell’articolo 9 della Costituzione che resta un fondamento straordinario di lavoro comune.

Oggi le Associazioni aderenti sono 160 e sono luoghi pieni di fascino; ci si muove tra faldoni di archivi e grandi biblioteche, fra manifesti, epigrafi latine, composizioni musicali, documenti rarissimi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Come la lettera di Togliatti che propone a De Gasperi di impegnarsi per riconoscere il diritto di voto alle donne. E la lettera di risposta di De Gasperi, conservata in un altro istituto, che dice «ho fatto subito, ho scritto, a Bonomi (presidente del Consiglio in quell’inizio del 1946) per chiedergli di mettere all’ordine del giorno la questione».

Il campo di prigionia di Servigliano è Monumento nazionale

La commissione Cultura della Camera ha approvato all’unanimità in via definitiva la legge che conferisce il titolo di “Monumento nazionale” all’ex Campo di prigionia e internamento di Servigliano, in provincia di Fermo, oggi denominato “Parco della Pace”. Il testo già approvato dal Senato, quindi diventa legge.

(AGI) – Roma, 2 mar. – «L’approvazione oggi in Commissione Cultura in sede legislativa della legge per dichiarare monumento nazionale l’ex campo di prigionia di Servigliano, nelle Marche, è un fatto che assume in queste giornate drammatiche per la guerra tra Russia e Ucraina un significato particolare. Non più solo il riconoscimento di quanto di terribile avvenne nel ‘900, con i suoi due conflitti mondiali, e testimonianza dell’enorme sofferenza di chi ha vissuto in quel campo di prigionia, ma monito contro quello che non avremmo mai voluto constatare: la guerra di nuovo in Europa, di nuovo l’invasione di un Paese con i carri armati, di nuovo morte, distruzione e sofferenze per uomini, donne e bambini», ha dichiarato Flavia Piccoli Nardelli, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, e relatrice del provvedimento sull’ex campo di prigionia di Servigliano.

“La cultura unisce il mondo”: la campagna di musei, biblioteche e archivi italiani contro la guerra

Sui social le opere del patrimonio culturale italiano per ricordare il dolore della guerra e il valore della pace

Il Ministero della Cultura guidato da Dario Franceschini, con la campagna digitale “la cultura unisce il mondo”, che coinvolge musei, biblioteche, archivi e istituti culturali statali, ricorda che l’Italia ripudia la guerra ed esprime la piena e incondizionata solidarietà all’Ucraina.

La Cultura al centro della politica economica

«Le politiche culturali sono centrali nelle scelte di politica economica del governo», così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, al termine del Consiglio dei ministri che ha approvato il disegno della legge di bilancio per il 2022.

«Dal potenziamento dei fondi per il cinema e l’audiovisivo, alle nuove risorse per contrastare lo spopolamento dei borghi e dei piccoli centri delle aree interne, alle norme per biblioteche, archivi e librerie, ai fondi per la tutela del patrimonio culturale, al sostegno al reddito per i lavoratori dello spettacolo fino alla proroga del bonus facciate, seppur rimodulato al 60% per il 2022, tutti i settori culturali vedono crescere l’investimento e l’intervento dello Stato», conclude Franceschini.

Green pass: deputati Pd, aumentare capienza sale

Per rimettere al centro cultura

(ANSA) – ROMA, 22 SET – «Teatri, cinema, musei sono stati tra i luoghi più colpiti in questi mesi di pandemia. Le istituzioni e i lavoratori del mondo culturale e dello spettacolo hanno dato il loro contributo con diligenza e abnegazione, anche a costo di grandi sacrifici. È arrivato il momento di ripagarli degli sforzi fatti…

Covid: 50mln di euro a sostegno dei musei non statali

«Ulteriori 50 milioni di euro sono stati stanziati per sostenere i musei non statali, danneggiati dalle chiusure forzate dello scorso inverno e di questa primavera: un sostegno concreto nel momento della ripartenza, di cui queste istituzioni culturali sono protagoniste. Arriva così a circa mezzo miliardo di euro lo stanziamento complessivo per i musei italiani da inizio pandemia», ha dichiarato il Ministro della cultura, Dario Franceschini, al momento della firma del decreto che destina 50 milioni di euro del Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali ai musei civici, ai musei diocesani e agli altri musei e luoghi della cultura non statali con personalità giuridica o, se pubblici, comunque dotati di autonomia organizzativa, contabile e di bilancio.

Musei italiani: RipARTiamo

È online il primo video della serie “Musei italiani. RipARTiamo“, realizzati per raccontare le iniziative dei luoghi della cultura statali durante la chiusura per Covid19, dedicato al Museo Nazionale Romano, realizzato dalla Direzione Generale Musei per raccontare le iniziative intraprese dai musei statali durante la fase epidemiologica.

Nella narrazione è emerso l’intenso lavoro condotto a “porte chiuse”, che ha interessato soprattutto interventi difficilmente possibili con la presenza dei visitatori: restauri di opere, ricerche scientifiche approfondite, riallestimento delle sale e ripristino di alcuni ambienti.