Il Parlamento europeo approva la legge sull’IA

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale. È un voto storico: i 27 Paesi dell’Unione europea saranno i primi a disciplinare usi e sviluppi delle nuove tecnologie garantendo sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione e la competitività.

I deputati hanno approvato il regolamento, frutto dell’accordo raggiunto con gli Stati membri nel dicembre 2023, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni. Il testo dovrà ora essere adottato dal Consiglio dell’Ue prima di entrare in vigore.

L’obiettivo è di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo nel contempo l’innovazione e assicurando all’Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi per l’IA sulla base dei possibili rischi e del livello d’impatto.

Unesco: nuovo quadro globale per l’educazione culturale e artistica

Il 15 febbraio scorso, in occasione della UNESCO Conference on Culture and Arts Education che si è tenuta ad Abu Dhabi, gli Stati Membri hanno adottato all’unanimità un nuovo quadro globale per l’educazione culturale e artistica.  Tra gli impegni assunti: dare maggiore priorità alla cultura e all’educazione artistica nella formazione degli insegnanti, porre maggiormente l’accento sulle culture e sul patrimonio locale e indigeno in classe e riconoscere meglio le competenze artistiche e culturali all’interno del mondo professionale.

La Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay ha affermato «L’educazione alle arti aiuta gli studenti a sviluppare l’intelligenza emotive, la creatività e il pensiero critico. Migliora il loro benessere e I risultati del oro studio. L’educazione artistica promuove anche l’apertura verso gli altri e il rispetto per la diversità all’interno della società in generale».

Pubblicato il bando “Circolazione delle opere letterarie europee”

È stato appena pubblicato il bando per la Circolazione delle opere letterarie europee dedicato alla traduzione letteraria di opere di narrative nelle e dalle lingue legalmente riconosciute dai 40 paesi che partecipano al Programma Europa Creativa. Il bando scade il 16 aprile prossimo.
Questa azione sosterrà progetti che tradurranno, pubblicheranno, distribuiranno e promuoveranno opere di narrativa scritte da autori cittadini o residenti nei Paesi di Europa Creativa, o riconosciuti come parte del patrimonio letterario di questi Paesi.

VIII Conferenza nazionale dell’AICI: Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa

Si è svolta a Brescia, il 23 e il 24 novembre, l’VIII Conferenza nazionale dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane, quest’anno dal titolo “Italia è Cultura. Una Cultura per l’Europa“, organizzata in collaborazione con la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Luigi Micheletti, e con il contributo della Direzione generale educazione, ricerca, istituti culturali del Ministero della cultura, della Fondazione Comunità Bresciana e della Fondazione Cariplo.

Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI, ha introdotto i lavori sottolineando che: il titolo “Italia è cultura”, dell’VIII Conferenza Nazionale, «è accompagnato dal sottotitolo “Una cultura per l’Europa”, ad indicare che per tanti temi, dall’attività svolta dalle nostre istituzioni, al tema del lavoro nel campo dei beni culturali, alle sfide dell’innovazione digitale, alla fruizione dei patrimoni di comunità la dimensione nazionale si è rivelata spesso insufficiente, là dove la proiezione europea, stimolata dal PNRR, apre nuove e importanti prospettive di crescita per tutti noi. Ecco perché il “New European Bauhaus”, come la Presidente von der Leyen l’ha definito, rimane il nostro punto di riferimento. I tre principi che lo animano, sostenibilità, coesione e bellezza sono alla base del nostro lavoro».

Istituti culturali, una presenza che va verso l’Europa

OGGI E DOMANI A BRESCIA LA CONFERENZA NAZIONALE DELL’AICI, CUI ADERISCONO 160 REALTÀ

di Flavia Piccoli Nardelli*

Dal 1992 grandi e piccoli istituti di cultura, fondazioni, associazioni, accademie di lunghissima storia e tradizione si sono uniti in una libera associazione – l’Associazione delle istituzioni culturali italiane – che mette in rete realtà di tutto il Paese, di tradizioni culturali e politiche diverse, unite da una comune idea di cultura, radicata in quell’articolo 9 della Costituzione che resta un fondamento straordinario di lavoro comune.

Oggi le Associazioni aderenti sono 160 e sono luoghi pieni di fascino; ci si muove tra faldoni di archivi e grandi biblioteche, fra manifesti, epigrafi latine, composizioni musicali, documenti rarissimi che hanno fatto la storia del nostro Paese. Come la lettera di Togliatti che propone a De Gasperi di impegnarsi per riconoscere il diritto di voto alle donne. E la lettera di risposta di De Gasperi, conservata in un altro istituto, che dice «ho fatto subito, ho scritto, a Bonomi (presidente del Consiglio in quell’inizio del 1946) per chiedergli di mettere all’ordine del giorno la questione».

L’VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” raccontata dalla presidente Flavia Piccoli Nardelli

La rivista Exibart.com pubblica l’articolo di  che intervista Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italiane, alla vigilia della VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” che si terrà quest’anno a Brescia il 23 e il 24 novembre.

L’VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura” raccontata dalla presidente Flavia Piccoli Nardelli

di Emma Drocco

Il panorama culturale italiano si radunerà a Brescia, il 23 e 24 novembre per la VIII Conferenza nazionale “Italia è cultura”, che si potrà seguire anche in diretta streaming. Organizzata dall’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI), in collaborazione con il Ministero della cultura, la Fondazione Brescia Musei e la Fondazione Luigi Micheletti, l’evento si pone l’ambizioso obiettivo di esplorare la posizione della cultura italiana come elemento fondamentale per la cultura europea. Il tema centrale, Una cultura per l’Europa, promette di essere il punto di partenza per approfondimenti e riflessioni di vasta portata…

Statuto dell’artista: migliori condizioni di lavoro per gli operatori culturali

Il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione “Raccomandazioni alla Commissione concernenti un quadro dell’UE per la situazione sociale e professionale degli artisti e degli operatori nei settori culturali e creativi”, che raccoglie le proposte di misure per migliorare le condizioni di vita e di lavoro per i professionisti che operano nei settori dell’arte, della cultura e della creatività.

Nella risoluzione di iniziativa legislativa, adottata con 433 voti favorevoli, 100 contrari e 99 astensioni, i deputati sottolineano che il divario tra i sistemi sociali nazionali, le diverse condizioni per gli artisti nei vari Stati membri e le norme applicabili ai lavoratori autonomi creano condizioni inique. Il settore, che impiega il 3,8% della forza lavoro dell’UE e rappresenta il 4,4% del PIL, non è sufficientemente protetto, aggiungono i deputati. Poiché il settore è caratterizzato da modelli di lavoro atipici, reddito irregolare e minori possibilità di contrattazione sociale, comporta l’esistenza di lavoro sottopagato o non retribuito, lavori autonomi fittizi (tra l’1,6% e il 10,8% dei casi) e contratti di buy-out coercitivi.

Le ultime lettere di De Gasperi sulla CED

Flavia Piccoli Nardelli è stata intervistata da Lanfranco Palazzolo, di RadioRadicale, sul tentativo lungimirante del grande statista Alcide de Gasperi di dar vita al progetto della Comunità Europea di Difesa (C.E.D.), quale passaggio intermedio verso l’obiettivo finale di una Comunità Politica europea, su base federale. Un tema, quello dell’esercito europeo, purtroppo tornato di urgente attualità a causa della guerra in Ucraina.