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500 milioni dal Miur per le biblioteche

Aperte al territorio e oltre l’orario scolastico, per coinvolgere un pubblico vario per età, gusti e formazione. Tecnologicamente all’avanguardia con patrimoni digitalizzati ed emeroteche on line, nonché piattaforme di prestito digitale. Arricchite da un’offerta di incontri e attività culturali. E, con la possibilità di fare “rete”. 

È «innovazione», nelle sue tante espressioni e sfumature, la parola chiave del bando appena pubblicato dal Ministero di Istruzione, Università e Ricerca per la creazione di biblioteche scolastiche o la ristrutturazione – e il ripensamento – di quelle preesistenti. Non un semplice restyling ma una vera riforma, che prende il via dagli istituti scolastici per allargare i propri orizzonti all’intera comunità, città dopo città, nell’intento di arricchire il sistema nazionale delle biblioteche. A guardare al futuro di lettura e, conseguentemente, cultura è proprio il Miur che nel bando appena pubblicato – la scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 14 luglio – ha destinato 5 milioni di euro alla creazione o riqualificazione di 500 biblioteche innovative, per un massimo di 10mila euro di finanziamento a struttura. Primo requisito richiesto, l’apertura al territorio: i volumi dovranno essere messi a disposizione della comunità, senza limiti di età o appartenenza all’istituto. Le strutture dovranno essere aperte mattina e pomeriggio e dovranno essere in sinergia con le istituzioni ed eventuali sistemi bibliotecari locali. Ripensate le modalità di accesso, cambia pure la fruizione. Il patrimonio, pure quello già acquisito, dovrà essere digitalizzato e dovrà essere garantita la catalogazione informatizzata on line dei titoli disponibili. Il prestito bibliotecario digitale dovrà essere garantito attraverso contratti di accesso a piattaforme di digital lending.

(Fonte Il Messaggero 29 maggio 2016)