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Dal 1945, la nostra e la vostra Storia

Di seguito il testo di saluto inviato da Flavia Piccoli Nardelli, Presidente VII Commissione “Cultura, Scienza e Istruzione” della Camera dei Deputati in occasione della presentazione dell’Archivio storico digitale del quotidiano la Sicilia svoltasi il 15 marzo a Catania.

A causa di impegni istituzionali non posso essere presente all’iniziativa pubblica di oggi, 15 marzo, con la quale “La Sicilia” presenta il progetto di digitalizzazione della sua raccolta, dall’anno della sua fondazione, il 1945, fino ai nostri giorni. E di questa “assenza” forzata me ne dispiaccio perché il progetto di rendere liberamente consultabile e fruibile sul web il quotidiano presenta aspetti di grande rilevanza. 

Innanzitutto, consentirà, in maniera sistematica, di ripercorrere settant’anni di storia del giornale e della sua “comunità”, ovvero di chi ha contribuito alla sua fondazione, garantito il superamento dei momenti critici e favorito la sua evoluzione, territoriale e tecnologica. Mi riferisco non solo alla sua proprietà – esempio di quelle imprese a carattere “familiare” che sono state e sono una componente centrale del nostro tessuto economico – e ai suoi giornalisti ma anche a tutti coloro che, con diversi ruoli, formano e fanno vivere una redazione giornalistica.

L’Archivio on line della «Sicilia» permetterà di ricostruire anche la “storia” di altre “comunità” (come ben evidenziato dal titolo della giornata….”dal 1945 la nostra e la vostra Storia”) a partire, naturalmente, dalla storia e dalle vicende di una città (Catania) e di un territorio (la Sicilia) e del complesso della loro esperienza quotidiana di cui il giornale è stato – ed è – uno dei principali testimoni e narratori.

La “navigazione” virtuale permetterà poi di ritrovare e accedere facilmente ad una miniera informazioni e di fatti e opinioni del passato utili per “leggere” e “ri-leggere” la storia del Paese e, quindi, le vicende dell’intera “comunità nazionale”.

Oltre a queste ragioni – che già sono sufficienti a far comprendere il valore dell’operazione – desidero richiamare l’attenzione su un ultimo elemento. La straordinaria raccolta di testi e materiali rappresenta un ulteriore tassello di quel “patrimonio culturale e informativo digitale” che, come riconosciuto anche dalle istituzioni europee, consente l’attuazione concreta e generalizzata di alcuni  diritti centrali del cittadino. In particolare, mi riferisco all’attuazione del diritto a ricercare, accedere e fruire delle informazioni pubblicate on line, uno degli aspetti più importanti della libertà di informazione e strumento di inclusione sociale.

Nel rinnovare i complimenti per i promotori del progetto e a tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, auguro a tutti i presenti un buon inizio e proseguimento della giornata.