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Mecenati per 103 progetti in Piemonte

Pubblichiamo di seguito l’articolo di Matteo Borgetto uscito lo scorso 12 aprile sulle pagine della cronaca di Cuneo del quotidiano La Stampa che dà conto del convegno sull’Art Bonus che si è tenuto domenica 10 aprile a Cuneo e a cui ha partecipato l’onorevole Flavia Piccoli Nardelli.

“Dal teatro Regio di Torino al cinema Politeama di Saluzzo, le biblioteche civiche di Cuneo e Alessandria, la cupola di San Gaudenzio a Novara, il palazzo Acaja di Pinerolo, la Torre dell’Angelo a Vercelli, Villa San Remigio a Verbania.

Dalle città ai paesi 

Dalle grandi città ai piccoli paesi, sono 103 gli interventi che decine di Comuni piemontesi hanno attivato nel sistema «Art Bonus», legge che favorisce le donazioni liberali a sostegno del patrimonio culturale di proprietà pubblica.

Introdotta nel 2014, consente un credito d’imposta pari al 65 per cento dell’importo erogato da chi vuole contribuire, con un gesto da Mecenate, a progetti di recupero, manutenzione, restauro di monumenti e musei, biblioteche e parchi archeologici, palazzi ed edifici storici.

Ma anche fondazioni, scuole, istituti, enti teatrali e di spettacolo, che possono utilizzare il denaro anche per spese correnti e attività. Se n’è parlato al convegno che il deputato cuneese Mino Taricco, vicepresidente della commissione bicamerale alla Semplificazione, ha organizzato al Centro di documentazione territoriale di Cuneo con esperti in materia.

Ricadute sul territorio

«Ogni euro investito in cultura ne genera due in altri comparti economici – ha detto Taricco -. Anche questo è lo spirito di una legge ancora poco conosciuta nella nostra regione, che vanta un immenso patrimonio culturale».

In Italia 2405 interventi

Conferme dai dati sull’Art Bonus aggiornati al 31 dicembre 2015. In tutta Italia, 2.405 Mecenati hanno fatto donazioni per 73 milioni, di cui 23,6 in Lombardia, 16,7 in Veneto, 9,5 in Emilia Romagna e 7,1 in Toscana. Il Piemonte ha ricevuto 5 milioni, meno di un sesto degli oltre 30 che servirebbero per coprire le spese dei 103 progetti in elenco. E sul totale della cifra al momento erogata, 3,9 milioni sono finiti al teatro Regio di Torino per un progetto di sostegno dell’attività e rifacimento del sipario.

«Cittadinanza attiva»

Di qui la necessità, ribadita apiù riprese da Flavia Piccoli Nardelli, presidente della commissione cultura alla Camera, «di incentivare questa forma innovativa di mecenatismo, che permette a chiunque di costruire un senso di appartenenza e cittadinanza attiva.

Importante che si attivi la casella delle erogazioni, anche perché il Ministero ha stanziato 45 milioni per coprire le spese mancanti». Potrebbero pesare anche le piccole donazioni, su cui il credito d’imposta è applicato al 65% nella misura di un terzo all’anno per tre anni successivi al versamento.

Versamenti e benefattori

«L’erogazione dev’essere sempre tracciabile, non in contanti – ha spiegato il commercialista Federico Ghiano -. I beneficiari hanno poi l’obbligo di comunicare, ogni mese, i dati di tutti i versamenti e di riportare in elenco i benefattori».

Sul sito dell’Art Bonus, la lista è in continuo aggiornamento. E si scopre che non ci sono soltanto grandi progetti, ma anche piccoli interventi. Come a Pino D’Asti, paese di 230 abitanti, dove il Comune chiede ai Mecenati di contribuire al restauro della storica bandiera della scuola elementare (549 euro) e per sistemare l’antico stendardo della Società operaia, al momento ha ricevuto 925 euro dei 3.965 necessari. Non va meglio per altre decine di iniziative, che ancora aspettano il loro «primo Mecenate».