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Se l’arte non rompe solo gli schemi ma anche i muri

Stato di emergenza. È il titolo di un’opera dell’artista Claudio Beorchia, realizzata nell’ambito del progetto Urban Layers, che prevede di issare la pellicola oro e argento, simbolo del soccorso ai migranti, in luoghi significativi delle istituzioni nazionali ed europee.

Una coperta termica di emergenza è stata issata sul pennone di Palazzo delle Aquile, sede del Comune di Palermo, il 21 aprile 2016 scorso, in presenza del sindaco Leoluca Orlando e del presidente della Fondazione Orestiadi, Calogero Pumilia.

Stato di emergenza è un’installazione ambientale con il duplice significato di “condizione” e “nazione”. Richiama alla presa di coscienza e all’assunzione di una responsabilità civile e istituzionale rispetto ai cambiamenti sociali, politici e culturali che stanno investendo l’Unione Europea e non solo.

L’idea nasce all’interno del progetto europeo Urban Layers_Identity Flows, in cui Museo di Fotografia Contemporanea (Mufoco) è coinvolto, oltre ai tre festival di fotografia (Malaga, Salonicco e Lecce) ai quali è destinato e per i quali è stato pensato.

Il 20 giugno sarà la “Giornata del rifugiato” indetta dalle Nazioni Unite che viene celebrata per commemorare l’approvazione, nel 1951, della Convenzione sui profughi (Convention Relating to the Status of Refugees) da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Ogni anno l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) seleziona un tema comune per coordinare gli eventi celebrativi in tutto il mondo. Sarebbe bello che questa bandiera – opera d’arte, costituita da una coperta termica utilizzata per proteggere dal freddo i migranti fosse issata proprio il prossimo 20 giugno.

Il valore universale di questa installazione, in tema di diritti umani e di tutela di migranti e rifugiati, invoca una risonanza anche politica oltre che culturale.

Il progetto Urban Layers_Identity Flows prevede di issare temporaneamente come bandiera una coperta d’emergenza opportunamente ottimizzata, in una serie di luoghi che, partendo dall’isola di Lampedusa, costituiscano un percorso ideale fino al cuore dell’Europa. Perché il compito dell’arte è anche, o soprattutto, quello di rompere gli schemi e andare oltre i muri.