A distanza di oltre 160 anni il mondo delle istituzioni e della musica ai più alti livelli ha voluto far rivivere lo spirito che ha creato quella musica, chiedendo a giovani compositori di scrivere un inno: note non certo destinate a sostituire “Fratelli d’Italia”, ma ispirate ai valori fondanti e distintivi del nostro Paese. Melodie in grado di riflettere l’identità, la cultura e lo spirito dell’Italia contemporanea e che, come solo la musica sa fare, potranno ispirare nuove riflessioni e slanci ideali.
Cosa serve a una nazione per rafforzare la propria identità? Forse proprio una musica che racconti ai suoi cittadini la bellezza e le caratteristiche del Paese in cui vivono.
nato così il Concorso di Composizione dedicato a Michele Novaro, compositore che pochi italiani ricordano nonostante la sua musica risuoni in ogni occasione. Novaro (1818-1885) è, infatti, l’autore delle note che accompagnano i versi di Mameli de “Il Canto degli Italiani”, il nostro Inno Nazionale, composto quando aveva soli 25 anni, nel pieno del Risorgimento.
Il concorso, ideato dal deputato del Pd Lorenzo Becattini e sostenuto da Italgas, intende stimolare i giovani musicisti a creare opere capaci di riflettere l’identità, la cultura e lo spirito dell’Italia contemporanea è stato presentato alla Camera dei Deputati.
Lo hanno illustrato l’Onorevole Lorenzo Becattini, ideatore del progetto, il maestro Roberto Prosseda, direttore dell’Associazione Mendelssohn che ha promosso il concorso, Giorgio Battistelli, compositore e direttore d’orchestra, e Bruno Burigana, direttore Business Services di Italgas, la società che sostiene l’iniziativa. Alla presentazione è intervenuta la presidente della Commissione Cultura della Camera, On. Flavia Piccoli Nardelli che ha sposato l’iniziativa.
La presentazione è stata accompagnata dall’esibizione della giovane violinista Clarissa Bevilacqua, Student Ambassador della New Music School di Chicago, che ha eseguito due brani.
Il Concorso è aperto ai compositori di ogni nazionalità, al di sotto dei 30 anni di età, che potranno presentare sia composizioni con parti cantate, sia solamente strumentali. Sarà una musica che racconterà l’Italia e gli italiani di oggi e guarderà anche al futuro come Novaro e Mameli avevano fatto nel 1847, contribuendo a creare un Paese unito e solidale.
Il progetto, di durata triennale, prevede tre edizioni ognuna incentrata su un tema specifico. La premiazione di ciascuna delle diverse edizioni si svolgerà in tre città che sono state capitali d’Italia: Torino, Firenze e Roma.