Il Parlamento europeo approva la legge sull’IA

La plenaria del Parlamento europeo ha approvato la legge sull’intelligenza artificiale. È un voto storico: i 27 Paesi dell’Unione europea saranno i primi a disciplinare usi e sviluppi delle nuove tecnologie garantendo sicurezza e rispetto dei diritti fondamentali, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione e la competitività.

I deputati hanno approvato il regolamento, frutto dell’accordo raggiunto con gli Stati membri nel dicembre 2023, con 523 voti favorevoli, 46 contrari e 49 astensioni. Il testo dovrà ora essere adottato dal Consiglio dell’Ue prima di entrare in vigore.

L’obiettivo è di proteggere i diritti fondamentali, la democrazia, lo Stato di diritto e la sostenibilità ambientale dai sistemi di IA ad alto rischio, promuovendo nel contempo l’innovazione e assicurando all’Europa un ruolo guida nel settore. Il regolamento stabilisce obblighi per l’IA sulla base dei possibili rischi e del livello d’impatto.

+ 2,1% i libri per bambini e ragazzi

L’AIE – Associazione Italiana Editori, in vista della Bologna Children’s Book Fair, che si terrà dall’8 all’11 aprile prossimo, ha presentato gli ultimi dati sull’andamento del mercato dei libri per bambini e ragazzi, che ha registrato un + 2,1% nel 2023 rispetto all’anno precedente, con vendite a prezzo di copertina pari a 291,6 milioni di euro (di cui 273,9 milioni di euro di libri scritti e illustrati e 17,8 milioni di euro di fumetti per under 14).

È il 18% di quanto hanno speso gli italiani nelle librerie fisiche e online per l’acquisto di libri l’anno scorso, esclusa la scolastica e le vendite nella grande distribuzione. In termini di copie, si tratta di 23,5 milioni di libri venduti (più 1,5% sul 2022, di cui 22,3 milioni di copie di libri scritti e illustrati e 1,2 milioni di fumetti under 14): quasi un libro su quattro, ovvero il 23% (in allegato le pillole sui numeri dell’editoria per bambini e ragazzi).

Decreto milleproroghe: le misure per Cultura, Istruzione, Università, Editoria

Il Senato ha approvato in via definitiva il “milleproroghe”, convertendo in legge con modifiche il decreto 30 dicembre 2023, n. 215, recante “disposizioni urgenti in materia di termini normativi”.

Il provvedimento prevede anche alcuni interventi che incidono sulla cultura, l’istruzione, l’università e l’editoria.

Unesco: nuovo quadro globale per l’educazione culturale e artistica

Il 15 febbraio scorso, in occasione della UNESCO Conference on Culture and Arts Education che si è tenuta ad Abu Dhabi, gli Stati Membri hanno adottato all’unanimità un nuovo quadro globale per l’educazione culturale e artistica.  Tra gli impegni assunti: dare maggiore priorità alla cultura e all’educazione artistica nella formazione degli insegnanti, porre maggiormente l’accento sulle culture e sul patrimonio locale e indigeno in classe e riconoscere meglio le competenze artistiche e culturali all’interno del mondo professionale.

La Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay ha affermato «L’educazione alle arti aiuta gli studenti a sviluppare l’intelligenza emotive, la creatività e il pensiero critico. Migliora il loro benessere e I risultati del oro studio. L’educazione artistica promuove anche l’apertura verso gli altri e il rispetto per la diversità all’interno della società in generale».

IA a supporto del lavoro parlamentare

In questo 2024 di presidenza italiana del G7, la Camera dei deputati intende offrire un suo contributo ai partner proprio in relazione allo sviluppo della tecnologia IA applicata al lavoro per la democrazia, anche chiamando a raccolta giovani sviluppatori in una grande call pubblica orientata ad analizzare idee e progetti per il futuro. La manifestazione di interesse per la raccolta di proposte per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa a supporto del lavoro parlamentare può essere inviata fino al 31 maggio.

Nell’occasione il Comitato di vigilanza sull’attività di documentazione, guidato dalla Vicepresidente della Camera, Anna Ascani, ha presentato il Rapporto sull’uso dell’IA a supporto della produzione legislativa.

Rapporto Anvur 2023- Analisi di genere

Università, Rapporto Anvur: “Ad essere penalizzate sono soprattutto le donne”

Un divario di genere in tema di indirizzi di studio e di possibilità di carriera. È quanto emerge, in maniera evidente, dal “Rapporto Anvur 2023- Analisi di genere”, redatto dalla professoressa Alessandra Celletti, Vice Presidente ANVUR, in collaborazione con le dottoresse Paola Costantini, Emilia Primieri e Sandra Romagnosi ed il supporto del Dottor Daniele Livon, Marco Malgarini, Irene Mazzotta e Scipione Sarlo.

Analisi di genere” è un focus del rapporto ANVUR 2023, che analizza la composizione di genere della popolazione studentesca, del personale accademico e non accademico delle Università fino alle posizioni apicali di Rettrici e Rettori. Viene inoltre illustrato come le scelte accademiche fra le donne si orientino prevalentemente verso facoltà umanistiche, artistiche, sociali e sanitarie a fronte di scienze ingegneristiche, tecnologiche e matematiche-informatiche – le cosiddette STEM – preferite dai maschi. Tuttavia a parità di expertise, le donne restano un passo indietro nel ricoprire posizioni apicali; seppure la loro presenza sia aumentata nel corso degli ultimi anni, ancora poche raggiungono ruoli prestigiosi.

Dialogando con Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’Associazione delle istituzioni di cultura italiane (AICI)

La Rivista MinervaWeb della Biblioteca “Giovanni Spadolini” del Senato della Repubblica pubblica l’intervista a Flavia Piccoli Nardelli, presidente dell’AICI-Associazione delle istituzioni di cultura italianeun’associazione non di singoli studiosi o professionisti, bensì di enti, costituita nel 1992 per «tutelare e valorizzare la funzione delle Istituzioni di cultura, nelle quali la Costituzione della Repubblica riconosce una componente essenziale della comunità nazionale».

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1. Qual è lo stato di salute delle istituzioni culturali che l’Associazione rappresenta?
Se si considerano le grandi difficoltà del recente passato, oltre a quelle del presente, nel complesso si può affermare che gli istituti culturali italiani, soprattutto gli istituti privati, che sono quelli rappresentati all’AICI, godono di buona salute…