AgCult.it ha visionato il documento che andrà in Consiglio dei Ministri: la componente cultura e turismo è stata “significativamente rafforzata” e mira ad incrementare il livello di attrattività del sistema turistico e culturale del Paese
Salgono a 8 i miliardi destinati ai settori cultura e turismo nelle nuove linee di indirizzo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che AgCult ha potuto visionare e che verranno sottoposte al prossimo Consiglio dei ministri, in linea con le richieste avanzate negli scorsi giorni da Italia Viva che chiedeva per i due settori maggiormente colpiti dalla crisi stanziamenti per 9 mld. La precedente bozza prevedeva per i due comparti circa 3,5 mld.
La bozza di PNRR sarà ora analizzata nel prossimo Consiglio dei Ministri e costituirà la base di discussione per il confronto con il Parlamento, le Istituzioni regionali e locali, le forze economiche e sociali, il Terzo Settore e le reti di cittadinanza, ai fini dell’adozione definitiva del Piano “Next Generation Italia”.
Il PNRR è costituito da 6 Missioni, che a loro volta raggruppano 16 Componenti in cui si concentrano 47 linee di intervento per progetti omogenei e riforme coerenti. I singoli Progetti di investimento sono stati selezionati al fine di concentrare gli interventi su quelli più trasformativi, a maggiore impatto sull’economia e sul lavoro. La ripartizione tra progetti in essere e nuovi progetti tiene conto della sostenibilità del quadro di finanza pubblica. Sulle nuove generazioni infatti non deve gravare l’onere di un eccessivo indebitamento. I giovani devono essere i principali beneficiari degli effetti e dei risultati attesi dalla realizzazione del Piano.
TURISMO E CULTURA
La componente “Turismo e cultura”, si legge nel documento, è stata “significativamente rafforzata” e mira ad incrementare il livello di attrattività del sistema turistico e culturale del Paese attraverso la modernizzazione delle infrastrutture materiali e immateriali, la formazione ed il potenziamento delle strutture ricettive attraverso investimenti in infrastrutture e servizi turistici strategici. Anche in tale ultimo caso, si prevede la creazione di un fondo di fondi, con un fondo operativo di 500 milioni (facendo leva sui fondi PNRR per coinvolgere capitali europei – BEI/InvestEU – e privati per aumentare la portata dell’intervento su infrastrutture di ricettività e dei servizi turistici.
Oltre all’incremento delle risorse destinate a progetti dei comuni per investimenti su luoghi identitari sul proprio territorio, e allo stanziamento di risorse aggiuntive per interventi sul patrimonio artistico-culturale di Roma in occasione del Giubileo, è stato inserito un progetto Cultura 4.0 con l’obiettivo di promuovere l’integrazione tra scuola, università, impresa e luoghi della cultura attraverso l’interazione tra le imprese creative ed artigianali con attività di formazione specialistica turistica, archeologica e di restauro. Il disegno degli interventi punterà a valorizzare in particolare la dimensione femminile, generazionale e territoriale del cluster, disegnando gli interventi in modo da destinare una quota significativa di risorse alle regioni del Mezzogiorno e agli ambiti di attività caratterizzati da un’incidenza relativamente elevata di professionalità femminile e giovanile.
Nel dettaglio, degli 8 miliardi previsti, 2,7 saranno destinati al capitolo Grandi attrattori turistico-culturali, 3,4 a Siti minori, aree rurali e periferie e 1,9 mld a Cultura 4.0 Formazione e sviluppo servizi turistici e di imprese creative e culturali.