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Ebook, Italia, Francia, Germania e Polonia chiedono Iva ridotta in tutta Europa

I ministri della Cultura Dario Franceschini (Italia), Fleur Pellerin (Francia), Monika Grutters (Germania), Malgorzata Omilanowska (Polonia) hanno chiesto in una nota congiunta indirizzata all’Unione Europea «di proporre senza indugio un’evoluzione nella legislazione europea, per consentire aliquote IVA ridotte per tutti i libri, siano essi a stampa o digitali» per superare «l’ingiustificata discriminazione fiscale nei confronti degli e-books».

«Quale che sia la sua forma, digitale o stampata – si legge nella nota – è il contenuto che definisce il libro, non il modo in cui il lettore ne ha accesso. Un libro è un libro, non importa in quale forma si presenti”.

I ministri della Cultura sono convinti della necessità di applicare le medesime aliquote IVA ridotte per i libri digitali e quelli a stampa.

«Del resto – concludono i ministri – in un momento in cui la Commissione Europea sta per svelare la strategia per un mercato unico digitale, l’Europa deve contare sulle risorse digitali per promuovere un più ampio accesso alla conoscenza, alla cultura e alla promozione della diversità culturale. Attraverso l’inclusione di questa evoluzione nella Strategia europea, da noi fortemente sostenuta e difesa, si porrà fine alla discriminazione ingiustificata nei confronti degli e-books».

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