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L.Stabilita’: iva al 4% sugli ebook è traguardo cultura

«Ho appena presentato emendamento del Governo per portare IVA Ebook al 4%. Una battaglia giusta. #unlibroèunlibro». Lo scrive in un tweet il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, rilanciando una battaglia iniziata già nei mesi scorsi, per equiparare l’Iva degli e-book a quella dei libri cartacei.

«Portare l’iva sugli ebook dal 22% al 4%, equiparando il regime a quello previsto per i libri cartacei è innanzitutto un grande traguardo culturale per il nostro Paese», lo sottolinea Flavia Piccoli Nardelli, vicepresidente della Commissione Cultura della Camera e prima firmataria dell’emendamento presentato dal Partito Democratico alla Legge di Stabilità 2015 in discussione in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.

Coscia«Il Ministro Franceschini – fa notare la parlamentare – ha sostenuto con tenacia l’impegno preso per una crescita culturale del nostro Paese» e l’emendamento presentato dal Governo, conclude, «pone fine ad un’incredibile disparita’ di trattamento».

Più in dettaglio, precisano dal Mibact, quello di Franceschini è un emendamento all’articolo 17 della legge di stabilità 2015 e «prevede, ai fini della imposta sul valore aggiunto, di considerare libri tutte le pubblicazioni identificate da codice Isbn e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica». L’Iva sugli ebook – prosegue il Mibact – viene in questo modo «abbassata al 4% ed equiparata a quella prevista per i libri cartacei, superando così un regime fiscale discriminatorio sulla lettura».  Le risorse del mancato gettito, pari a 7,2 milioni di euro l’anno, sarebbero coperte dal fondo per interventi strutturali di politica economica.

«Una decisione giusta che riporta la cultura in primo piano» ha dichiarato Maria Coscia, capogruppo Pd in Commissione Cultura della Camera dei Deputati, dopo l’approvazione dell’emendamento alla Legge di Stabilita’, in esame in Commissione Bilancio, per ridurre l’Iva sugli e-Book .

«Con l’approvazione dell’emendamento che riduce l’Iva sugli e-Book, si va nella giusta direzione di promozione della lettura. L’Italia – spiegano le deputate del Pd – è agli ultimi posti nei livelli di lettura rispetto alla media europea e la percentuale di persone che non legge neppure un libro all’anno è del 57%».

«La strada intrapresa oggi- hanno concluso Coscia e Nardelli- è quella giusta, sia per aumentare la diffusione della lettura, soprattutto tra i piu’ giovani e i nativi digitali, sia per aiutare il settore dell’editoria che sta attraversano un momento di grave difficoltà».

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