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La buona scuola “per tutti e per ciascuno”

Pubblichiamo l’intervento conclusivo dell’On. Flavia Piccoli Nardelli alla presentazione dell’Indagine conoscitiva sulle “Strategie per contrastare la dispersione scolastica”, svoltasi alla Camera dei Deputati il 27 novembre alla presenza della Presidente della Camera Laura Boldrini, del ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, della deputata Milena Santerini, prima firmataria della proposta di indagine, di Eraldo Affinati, Giuseppe Bagni, Flaviana Robbiati, Marco Rossi Doria, Lauretta Valente, cui sono seguiti i contributi di dirigenti scolastici, insegnanti, docenti universitari, rappresentanti di associazioni, fondazioni e testate editoriali.

foto_convegno_1FLAVIA PICCOLI NARDELLI «L’indagine conoscitiva promossa dalla VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati, sulle strategie per il contrasto della dispersione scolastica si inscrive nel solco della migliore tradizione delle attività conoscitive svolte in sede parlamentare. Sono attività che spesso hanno poco spazio sui media, ma che in realtà svolgono un ruolo essenziale nell’esercizio concreto delle funzioni costituzionali della rappresentanza parlamentare. Sono ruoli importanti sia per lo svolgimento della funzione legislativa perché consentono di acquisire le conoscenze necessarie per deliberare correttamente, sia per lo svolgimento delle funzioni ispettive e di controllo che spettano alle Commissioni. Molti studiosi hanno sostenuto che questa funzione conoscitiva del Parlamento ha una posizione di priorità rispetto alle altre funzioni che competono all’istituzione parlamentare.

La Commissione Cultura della Camera, già nel 2000 si era occupata del problema nella consapevolezza che prevenzione e contrasto alla dispersione sono essenziali nodi irrisolti del nostro sistema di istruzione e formazione.

Ma tutto è cambiato e le esperienze che gli ospiti di questo Seminario hanno condiviso con noi lo hanno ampiamente dimostrato. È cambiato il mondo. Sono cambiati gli alunni, devono cambiare gli insegnanti.

Nell’aprile del 2014, all’interno delle politiche di governo che pongono la scuola e la formazione al centro dello sviluppo del Paese, si è deciso di impegnarsi in una nuova indagine conoscitiva che si è conclusa nel mese di ottobre, con l’approvazione del documento conclusivo presentato oggi in questo seminario.

Le otto sedute in cui sono stati auditi 19 soggetti e sono state raccolte 28 memorie, hanno permesso di ascoltare i responsabili delle strutture amministrative competenti, gli esperti e gli studiosi della problematica, gli operatori che in fondazioni, associazioni ed enti di volontariato, sono impegnati nell’affrontare il problema.

Rispetto al passato, oggi occorre fare i conti con la strategia di Europa 2020, che ha posto la riduzione della dispersione scolastica come uno dei 5 obiettivi definiti come strategici dalla Commissione Europea. Ridurre entro il 2020 l’abbandono a meno del 10% a livello europeo ed al 16% a livello nazionale, sono obiettivi che impongono azioni mirate, adeguate e sostenute da un grande sforzo economico, umano e culturale, soprattutto tenendo conto della posizione di ritardo che il nostro Paese continua a registrare rispetto agli altri paesi della Comunità.

Il quadro emerso dall’indagine conoscitiva è molto preciso ed in questo Seminario ne abbiamo avuto ulteriore conferma. La ricostruzione delle dimensioni del fenomeno, le componenti interne ed i principali fattori di rischio sono molto evidenti.

La difficoltà di standardizzare gli interventi antidispersivi che differiscono enormemente a seconda del contesto di riferimento, la consapevolezza che il contrasto al fenomeno della dispersione rappresenta una fondamentale linea di azione politica, l’inclusione sociale e la partecipazione attiva alla vita economica, civile e culturale del Paese, sono i nodi decisivi in una strategia essenziale per elevare la competitività del nostro Paese e dell’Unione tutta.

Gli obiettivi che la Commissione Cultura si è posta possono riassumersi nei seguenti punti:

• Conoscere bene il fenomeno per poter definire le migliori strategie per contrastarlo;
• Verificare in questo senso quali siano state le diverse azioni messe in campo in questi anni dalle istituzioni, quali abbiano prodotto risultati positivi o manifestato criticità;
• Infine definire le linee strategiche da mettere a sistema, per arrivare a risultati concreti.

I diversi gruppi politici presenti in Commissione Cultura, il Partito Democratico con i suoi 22 rappresentanti, il Gruppo di Scelta Civica con 3 deputati, il Gruppo di Per l’Italia con 2 deputati, il Gruppo Misto con un deputato, il Gruppo di NCD con un deputato, il Gruppo di SEL con 2 deputati, il Gruppo di FI con 5 deputati, il Gruppo di M5S con 5 deputati, il Gruppo di LN con un deputato, hanno tutti contribuito, a vario titolo, a rendere viva la partecipazione e la condivisione delle problematiche emerse.

Per questo, a conclusione dei nostri lavori, è opportuno ringraziare tutti i componenti della Commissione ed in particolare l’On. Santerini che ha curato la redazione del documento finale».

Leggi il testo del Documento conclusivo dell’Indagine Conoscitiva sulla Dispersione Scolastica apporvato dalla Commissione Cultura della Camera

Leggi il testo dell’intervento introduttivo della Presidente Laura Boldrini

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