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Nuove scuole, scuole nuove

Si è svolta a Rivoli venerdì 28 marzo 2014, la seconda Conferenza nazionale del Partito Democratico sull’edilizia scolastica, al Centro congressuale comunale.

Dal testo di Umberto D’Ottavio, che ha fortemente voluto l’incontro, riprendiamo le conclusioni del dibattito che ha visto coinvolti sindaci, dirigenti scolastici, docenti, genitori ed anche qualche alunno. «È stato fondamentale fare il punto sullo stato dell’arte dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, a fronte del rinnovato e coraggioso impegno del Presidente del Consiglio Renzi e del suo Governo.

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Ci sono gli annunci e ci sono i soldi per realizzare quanto gli annunci proclamano. Come sottolineato dal ministro Giannini, intervenuto con un videomessaggio, occuparsi delle scuole, non solo ‘rammendandole’ nella loro parte estetica, ma garantendo la sicurezza, garantendo la stabilità, e’ un dovere fondamentale in un Paese avanzato».

«Il Miur, insieme alla Presidenza del Consiglio, ha iniziato un percorso molto importante che permetterà di fare diecimila interventi in tutta Italia e di stanziare oltre tre miliardi di euro».

«L’indagine conoscitiva che con la commissione istruzione abbiamo realizzato e recentemente concluso in merito ha messo in evidenza elementi che possono essere alla base del piano. Le procedure burocratiche devono essere più snelle, tenendo conto che la situazione sul territorio nazionale è molto variegato. É essenziale lavorare alla costruzione di nuovi edifici scolastici, in particolare laddove la messa in sicurezza é più costosa dell’ abbattimento e relativa ricostruzione dello stabile. Non dobbiamo disdegnare inoltre la possibilità che può essere data dalla partecipazione dei privati ai progetti di ristrutturazione, rinnovo e edificazione di nuovi edifici per la scuola. … Il contributo di partner privati può essere un modo per ovviare alle note difficoltà economiche. Ciò che è stato ulteriormente ribadito dall’intervento del sottosegretario all’Istruzione Roberto Reggi è stato proprio la ferma intenzione del Governo di estromettere dal patto di stabilità le spese per l’edilizia scolastica. Non è infatti accettabile, e finalmente da parte del Governo c’è la sensibilità per capirlo, che un Comune che ha un fondo economico che consente di investire in istruzione e sicurezza, non lo possa fare perché altrimenti sforerebbe il vincolo del Patto».

«C’è la ferma volontà di portare a casa il risultato e la voglia di collaborare da parte di tutti. Questo è emerso dalla Conferenza di Rivoli ed è il migliore punto di partenza, forte del lavoro già fatto in VII commissione.

Lavoriamo per scuole nuove e nuove scuole, in progetti in cui sia possibile coinvolgere progettualità e risorse fresche. Scuole migliori sono la base per una didattica moderna».

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