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Salva l’Orchestra giovanile europea fondata da Abbado

“La Commissione europea ha accolto la proposta italiana di salvare l’orchestra giovanile europea fondata dal maestro Abbado”. Lo rende noto il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, al termine del consiglio dei Ministri della Cultura UE che ha recepito la proposta presentata dal governo italiano, tesa a stabilizzare i finanziamenti a favore della European Union Youth Orchestra. “La EUYO – conclude Franceschini – è un simbolo dell’integrazione europea: con i suoi 160 elementi è un punto di forza della storia musicale dell’Europa unita”.

Claudio Abbado e l'orchestra
Claudio Abbado e l’orchestra

Alcuni esponenti del mondo della cultura si sono espressi per la European Union Youth Orchestra (EUYO) che correva il rischio di dover interrompere la propria attività per mancanza di fondi.

L’EUYO è stata fondata nel 1976 da Joy Bryer e suo marito Lionel, con l’importante contributo artistico di Claudio Abbado.

L’Orchestra ha svolto un ruolo di primo piano nel panorama della cultura musicale europea grazie alle sue tournée internazionali che hanno portato i 140 musicisti, provenienti dai 28 Stati membri, ad esibirsi sui palcoscenici di tutto il mondo.

Silvia Costa, presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo, ha affermato: “l’Orchestra giovanile europea deve continuare a vivere”, impegnandosi poi a trovare una soluzione con la Commissione UE affinché tale Orchestra possa continuare ad esibirsi e a portare l’Europa nel mondo.

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Questa richiesta è stata accompagnata dalla lettera aperta che il ministro Franceschini ha indirizzato al Commissario Europeo per Educazione, Cultura, Giovani e Sport, Tibor Navracsis, in occasione del Consiglio dei Ministri della Cultura UE di ieri.

“Credo che sia una responsabilità dell’Europa e dei suoi Stati membri la necessità di operare – scrive Franceschini – ogni possibile intervento che garantisca il proseguimento dell’attività della European Union Youth Orchestra”. La EUYO “costituisce con i suoi 160 elementi – conclude il ministro – l’esemplificazione del comune patrimonio europeo ed un punto di forza della storia musicale dell’Europa unita”.

Sono tre i requisiti che, secondo l’europarlamentare Costa, devono essere rispettati in futuro dall’EUYO: “un’equilibrata selezione tra gli artisti e i Paesi di provenienza, la massima trasparenza e adeguatezza dei costi di gestione e una capacità di innovare il progetto anche di fronte alle grandi sfide culturali del nostro tempo”.

Negli ultimi 14 anni la Commissione ha appoggiato la European Union Youth Orchestra, un’istituzione importante per la cultura e gli scambi tra i Paesi. Tutti noi vorremmo che continui la sua attività.