Da Torino a Roma si moltiplicano le strutture che nei loro grandi atri, lungo i corridoi e sulle pareti dei reparti allestiscono mostre di quadri, statue, installazioni. Che nelle sale d’attesa ospitano concerti e letture di poesie. O che all’interno dell’edificio aprono una vera e propria sala cinematografica, come quella da 130 posti, di cui 15 per le carrozzine e dieci per i letti, che inaugura questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma. Un segnale che l’arte non è considerata più solo un balsamo per l’anima o una cura per la mente, ma anche una medicina per il corpo malato.
(Fonte La Repubblica 13 aprile 2016)