Così Giulio Andreotti e Mikhail Gorbaciov persero la Guerra fredda. Ma per quello che vale, fu una sconfitta all’altezza di un piano grandioso che puntava a ridisegnare gli equilibri del mondo. A distanza di 30 anni, il tempo di una generazione, i documenti diplomatici aiutano a capire lo svolgersi di quel processo per lampi, sussulti e confidenze in tono quasi famigliare.
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