«Dal presidente Conte abbiamo sentito le solite parole vuote sul riconoscimento dell’approccio europeo e sulla necessità di avere in Europa unità di intenti e spirito solidale. Peccato che poi nei fatti il governo faccia precisamente il contrario. … Sulla Cina il governo ha scelto una strada molto lontana dalla coesione europea di cui parla, perché’ siamo completamenti isolati. Il presidente del Consiglio sostiene che non è un accordo internazionale, che non è vincolante … ma proprio quello è il problema: perché’ il suo valore è esclusivamente politico. Quindi mentre Xi Jinping incassa subito un risultato storico, la nostra utilità è futura e sperata e non è detto si verifichi. Il punto con la Cina è la reciprocità: l’accordo va fatto, ma non bisogna genuflettersi. È il raggiungimento di un fine lodevole nel peggiore dei modi. Perché’ si sta svendendo la nostra capacità di negoziare e soprattutto la nostra sovranità nazionale, che per essere un governo sovranista è veramente un paradosso», afferma Ivan Scalfarotto,deputato del Partito democratico, intervenendo in Aula durante la dichiarazione di voto sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio sul prossimo Consiglio Ue e sul memorandum Italia-Cina.
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