Acireale, 17 feb – Il welfare del futuro “dovrà promuovere il benessere di tutti mettendo al centro la persona”. Così Flavia Piccoli Nardelli, capolista del Pd alla Camera in Sicilia 2, intervenendo all’incontro “Welfare tra cambiamento e innovazione” con Giovanni Dessì, professore associato presso l’Università Tor Vergata di Roma, Fausto Raciti e Giovanni Burtone, candidati del Pd alla Camera in Sicilia 2.
“Le politiche sociali non devono essere viste come una “palla al piede” di chi non ne ha bisogno, ma come politiche di sviluppo che possono creare buona e piena occupazione. La crisi economica ha acuito le diseguaglianze: i poveri sono ancora più poveri, gli anziani più fragili, i giovani non trovano lavoro, le donne sempre più spesso sono costrette a scegliere tra il lavoro e la cura dei figli. Per far fronte a questa crisi servono politiche sociali che non si limitino a fornire ai cittadini in difficoltà assistenza e sussidi economici, ma che guardino alla valorizzazione di ogni persona come risorsa per la comunità. Come? Accantonando la politica degli aiuti indifferenziati e mettendo a fuoco una prospettiva nella quale le poche risorse disponibili vengano erogate per sostenere realtà sociali già avviate e sostenibili nel lungo periodo. Qualche idea concreta: incentivi per il rientro al lavoro delle neo-mamme; incremento degli asili nido; ripresa, per anziani e non autosufficienti, della sperimentazione del fondo per la non autosufficienza, interrotto negli ultimi anni e adesso solo parzialmente finanziato con l’ultima legge di Stabilità. E ancora: integrazione tra società e sanità per valorizzare l’indennità di accompagnamento e l’assistenza domiciliare. Per fare tutto questo lo Stato deve anche puntare su un enorme patrimonio: il terzo settore, il mondo del volontariato da valorizzare stabilizzando il 5×1000 e rilanciando il Servizio Civile”.
