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Art Bonus, lo stato dell’arte agli stati generali della cultura di Roma

Il ministro Franceschini ha fatto il punto sull’art bonus durante la quinta edizione degli Stati Generali della Cultura del 20 dicembre scorso e ha tracciato un bilancio dell’attività svolta in questi due anni.
Art bonus ha convinto cittadini e imprese a donare , sino ad oggi,130 milioni di euro per interventi di manutenzione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno agli istituti e i luoghi della cultura pubblici, delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione e per le attività di enti o istituzioni che operano nello spettacolo.

Dopo l’apertura di art bonus in favore dei teatri di tradizione e agli interventi sui beni ecclesiastici colpiti dal terremoto, si pensa di estenderlo alla prosa ma se ne esclude un’applicazione generalizzata .
L’importanza della riforma del MiBACT ha bisogno di tempo per esplicare tutta la sua potenzialità, e piano piano sta riportando la cultura al centro dell’attività politica, in primo luogo con l’aumento delle risorse stanziate.
Franceschini ha ricordato,inoltre, che il bilancio del ministero dal 2000 al 2013 ha subito un continuo calo fino a toccare il fondo dei 37 milioni, e che la finanziaria 2016 lo ha riportato a quota 2 miliardi di euro, predisponendo un incremento del 37% dei fondi attribuiti che continueranno a crescere anche nel 2017.
La legge di Bilancio 2017, infatti, prevede 10 milioni di euro per il 2017 e il 2018, che diventeranno 15 nel 2019 per le Fondazioni Lirico Sinfoniche che stanno rivedendo i propri bilanci. I contributi previsti sono slegati dal FUS.
Il ministro ha, poi, sottolineato i risultati delle domeniche gratuite al museo, così come l’autonomia dei trenta istituti di importanza nazionale che hanno come finalità una più coerente attività di valorizzazione, il bonus dei 500 euro per i diciottenni da spendersi in cultura e i mercoledì gratuiti al cinema.
Infine ha rivendicato il disegno unitario che, sotteso alle azioni del Governo, vuole recuperare un ruolo centrale alla cultura nelle politiche di sviluppo sociale e economico.