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Commissari Ue, riappare la parola “cultura”

«La cultura e l’educazione sono ciò che lega la nostra storia con il nostro futuro. E quello che ci rende unici. E so che con Mariya Gabriel sono in buone mani. Per questa ragione sono lieta di annunciare che il suo portafoglio sarà ridenominato commissaria per l’Innovazione, la Ricerca, la Cultura, l’Educazione e i Giovani», ha annunciato la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, a Strasburgo, dopo gli appelli arrivati da più fronti. .

A sostegno della proposta italiana di reintrodurre la parola ‘cultura’ nel titolo del portafoglio della commissaria Mariya Gabriel sono intervenuti infatti undici paesi: Germania, Spagna, Francia, Polonia, Slovenia, Grecia, Portogallo, Slovacchia, Estonia, Ungheria e Cipro.

Riappare quindi la parola “cultura” nel titolo del portafoglio della Commissaria europea Mariya Gabriel.

«Grazie alla presidente eletta Ursula von der Leyen – scrive su Twitter Gabriel – per il nuovo nome del portafoglio sotto la mia responsabilità ‘Ricerca, innovazione, istruzione, cultura e gioventù’. Dietro queste parole c’è il nostro presente e futuro, l’anima dell’UE. Spetta a tutti noi fornire risposte concrete».
«La decisione della Presidente Ursula von der Leyen, che ringrazio per sensibilità e intelligenza politica, restituisce dignità alla Cultura, riparando così all’errore commesso nel non aver previsto una delega specifica per un settore fondamentale per l’Unione Europea. Il nostro continente è’ il principale produttore e consumatore di contenuti culturali e creativi, parte determinante della nostra economia e pilastro fondante della nostra identità culturale» ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini che era intervento la scorsa settimana al Consiglio dei ministri europei della Cultura proponendo di reinserire la Cultura nel portafoglio della commissaria Gabriel.

Silvia Costa, già parlamentare europea del Partito Democratico (in Europa con il gruppo Socialisti&Democratici) commenta così: «sono felice che la nostra battaglia avviata in Italia e in Europa sia stata vinta. È importante che nel titolo di Mariya Gabriel non ci sia solo la cultura ma l’intera filiera dell’educazione e dell’istruzione». «Quest’ondata darà più visibilità alla nuova strategia messa in atto in questi campi dalla precedente legislatura europea, e darà più forza alla richiesta del Parlamento di triplicare i fondi erasmus, raddoppiare il budget di ‘Europa creativa’ e ottenere 110 milioni per Horizon 2020. Abbiamo vinto questa battaglia grazie a decine di associazioni e organismi Culturali italiani ed europei, che hanno rilanciato l’iniziativa e realizzato una vera campagna sostenuta da intellettuali e autori».