(LaPresse) – «Siamo molto soddisfatte del lavoro unitario che, come maggioranza, abbiamo fatto per migliorare e arricchire il decreto Scuola. Abbiamo scelto di intervenire non con un approccio generale, scrivendo l’ennesima riforma, ma affrontando i singoli problemi dell’istruzione, dell’università, della ricerca emersi in questi anni, per dare risposte e soluzioni mirate», lo dichiarano Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd commissione Cultura, e Rosa Maria Di Giorgi, componente della presidenza del Gruppo Pd, a margine della conferenza stampa di maggioranza, durante la quale sono stati presentati gli emendamenti frutto dell’impegno congiunto delle commissioni Scuola e Lavoro.
«Due sono i filoni di intervento che abbiamo seguito – proseguono le esponenti dem – il primo, volto a valorizzare, grazie a un concorso ordinario, i giovani insegnanti che vogliono iniziare il loro percorso nella Scuola, con la convinzione che possano portare nuove eccellenze, un approccio innovativo e una dimestichezza con le nuove tecnologie; il secondo, con un concorso straordinario che punta a sistematizzare gli insegnanti che da anni lavorano all’interno della Scuola senza avere un riconoscimento di ruolo. Sempre con l’obiettivo di fornire agli studenti buoni insegnanti».
«Nello specifico, vogliamo sottolineare l’importanza di aver ampliato la platea per l’accesso al concorso straordinario anche agli insegnanti che completano i 3 anni di insegnamento nell’anno in corso; ai docenti dell’istruzione e formazione professionale regionale; infine agli specializzandi che stanno frequentando il quarto ciclo di specializzazione per il sostegno».
«Non solo, chiediamo la proroga dei contratti a tutela dei lavoratori socialmente utili della Scuola; il riconoscimento dell’esperienza professionale dei direttori amministrativi che hanno operato come facenti funzione».
«E infine, per quanto riguarda la ricerca, proseguiamo le procedure di stabilizzazione per i soggetti che sono rimasti esclusi dai precedenti percorsi conclusi in questi anni».