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I Dati “18 app” a un anno dalla sua applicazione

La “app cultura 18 anni” sta dando buoni risultati. I 500 euro che il Governo ha messo a disposizione per tutti i giovani residenti in Italia (italiani e stranieri regolarmente residenti) che hanno compiuto 18 anni nel 2016 e 2017 da utilizzare per ingressi a teatro, cinema, musei, siti archeologici, parchi naturali, per assistere a spettacoli o a altri eventi culturali e per l’acquisto di libri, musica, per corsi di musica, teatro o di lingua straniera, sono stati così impiegati, ad un anno dalla sua applicazione, da 351.522 ragazzi registrati, pari al 61% dei beneficiari potenziali:
• per l’acquisto di libri 52.120.361 €
• concerti 7.910.326 €
• cinema 5.796.180 €
• teatro e danza 728.333 €
• musei 281.944 €
• eventi culturali 146.323 €
Esercenti registrati 3.436


Gli acquisti online hanno pesato per circa il 50-55% per cento sul totale complessivo.
L’attivazione della misura ha visto il coinvolgimento di più settori dell’Amministrazione: il Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo è la struttura capofila, insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha curato la realizzazione e il coordinamento delle piattaforme digitali e le iniziative di comunicazione. Per la parte gestionale e contabile il MiBACT si è avvalso di due società in house del Ministero dell’economia e delle finanze. L’Agenzia per l’Italia Digitale è stata anche coinvolta, soprattutto per la parte relativa a SPID.
Il risultato dell’adesione del 61% degli aventi diritto è un buon risultato in considerazione del fatto che si tratta di una misura del tutto nuova che ha richiesto l’elaborazione e l’implementazione di nuovi strumenti anche per la comunicazione fra i giovani. I benefici sono molti: aver favorito il consumo culturale dei giovani, nelle sue diverse tipologie;aver attivato canali di comunicazione dedicati tra l’amministrazione e i giovani; aver dotato di identità digitale (SPID) una ampia fascia di neo diciottenni;aver favorito processi di innovazione tecnologica anche presso gli esercenti (adozione della fattura elettronica) e negli istituti e luoghi della cultura.