Condivido la dichiarazione di Pier Carlo Padoan sulla Nota di Aggiornamento al DEF: «questa NADEF è un documento basato su misure che sono inefficaci, dannose e pericolose per il Paese: sono inefficaci perché non sono iscritte in una visione complessiva e logica di lungo periodo di dove si può portare il Paese; sono dannose perché implicano in molti casi lo smantellamento di misure che già funzionano per trovare risorse che altrimenti non sarebbero disponibili; sono pericolose perché inseriscono nel sistema fattori di rischio, quei fattori di rischio che i mercati già da mesi stanno valutando e ogni giorno che passa costituiscono una tassa crescente, la tassa del Governo sul Paese, una tassa crescente sulle tasche dei cittadini».
Infatti, anche per le parti di comptenza della Commissione Cultura (scuola, università, ricerca e beni culturali) la Nota di aggiornamento del DEF 2018 presentata dalla maggioranza Lega-M5S è non solo generica ma fortemente lacunosa: si taglia pesantemente sull’alternanza scuola lavoro senza precisare dove saranno destinate quelle risorse; non si capisce come si intenda promuovere l’inclusione scolastica; non sono chiari i progetti per la scuola digitale; nessuna novità sull’edilizia scolastica; non si spiega come saranno finanziate le assunzioni di personale nella scuola e nei beni culturali; non si specifica quale riduzione di risorse comporterà il trasferimento della competenza sul turismo dal Ministero per i beni culturali al Ministero dell’agricoltura; non si fa cenno a misure concrete in favore della ricerca; non si specificano gli strumenti per ampliare la no tax area dell’Università.