(ANSA) – ROMA, 20 FEB – «Una delle categorie più colpite da questa pandemia è quella delle lavoratrici e dei lavoratori del mondo dello spettacolo dal vivo. Un settore di vitale importanza per la nostra cultura, e per la nostra stessa vita. Molte iniziative sono state messe in campo per cercare di tutelare e sostenere questa tipologia di lavoratori, ed è in quest’ottica che considero importante l’approvazione dell’emendamento al cosiddetto decreto Milleproroghe che consentirà di destinare le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo che in questi mesi non è stato possibile utilizzare a causa del covid per integrare le misure a sostegno del reddito dei dipendenti degli organismi dello spettacolo dal vivo», dichiara Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in Commissione Cultura della Camera.
Milleproroghe: fondi Fus a lavoratori spettacolo
11 miliardi di euro per Cultura e Turismo
In questo anno di #COVID19 sono stati stanziati 11 miliardi di euro per il #turismo e la #cultura. Un importante intervento di sostegno per le imprese, le istituzioni ed i lavoratori colpiti dalla crisi che ha cercato di non lasciare solo nessuno.
A questo si sono sommate le misure di carattere generale: dalla cassa integrazione ordinaria speciale ai fondi integrativi salariali, dai contributi a fondo perduto corrisposti dall’Agenzia delle entrate in base ai codici Ateco settoriali, ai Tax credit speciali per le imprese COVID, fino alle misure del dl liquidità a supporto e garanzia delle imprese.
Altri 9 milioni di euro per sostenere lo spettacolo dal vivo
«Altri 9 milioni di euro per i teatri e le produzioni teatrali: con questo intervento il Governo continua a sostenere il settore dello spettacolo dal vivo che è stato fortemente colpito dall’emergenza sanitaria e merita il giusto aiuto», ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, che ha firmato il decreto che stanzia 9 mln di euro che provengono dai fondi emergenza cinema e spettacolo istituiti con il DL Cura Italia e potenziati dal DL Rilancio e che verranno destinati al ristoro dei mancati incassi da biglietteria dei teatri in considerazione delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria tuttora vigenti.
La tempistica dei finanziamenti a sostegno dello spettacolo dal vivo
Il Ministero per i Beni e le Attività culturali e il Turismo, nel corso del question time in Commissione Cultura alla Camera, ha informato il parlamento sulla tempistica in merito all’erogazione dei fondi per lo spettacolo dal vivo stanziati nel decreto-legge «Cura Italia» e nel decreto-legge «Rilancio».
La sottosegretaria Anna Laura Orrico ha precisato che «preliminarmente si osserva che al fine di sostenere i settori dello spettacolo, del cinema e dell’audiovisivo a seguito delle misure di contenimento del COVID-19, l’articolo 89 del decreto-legge n. 18 del 2020 (“cura Italia”), come modificato dall’articolo 80, comma 2, del decreto-legge n. 104 del 2020 (“decreto agosto”), istituisce nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo due Fondi, uno di parte corrente e l’altro in conto capitale, con una dotazione complessiva di 335 milioni di euro per l’anno 2020, di cui 185 milioni di euro per la parte corrente e 150 milioni di euro per gli interventi in conto capitale.
Coronavirus: proteggere teatri e spettacolo dal vivo
ANSA – “Teatri chiusi, spettacoli annullati, artisti e maestranze senza lavoro fino a data da destinarsi. Bene che i decreti in preparazione in queste ore affrontino la questione degli aiuti al settore delle imprese e delle associazioni culturali con la necessaria attenzione. Auspichiamo che le risorse siano adeguate ad affrontare la situazione che appare di particolare gravita’”. Lo dicono Rosa Maria Di Giorgi, Flavia Piccoli Nardelli, Gianluca Vacca, Michela Montevecchi, Alessandra Carbonaro e Michele Nitti, esponenti della commissioni Cultura di Camera e Senato del Partito democratico e del Movimento 5 stelle, con i colleghi del gruppo misto, in vista dell’emanazione dei decreti di supporto economico alle imprese a seguito del Coronavirus.