Dal Governo ci aspettiamo molto su cultura e scuola

(9Colonne) Roma, 19 feb – «Noi ci aspettiamo molto, Draghi ha fatto un bellissimo intervento in Senato che poi ha ripreso ieri dedicando a cultura, scuola, formazione molta parte del suo programma», così a 9colonne la deputata del Pd Flavia Piccoli Nardelli, della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera, all’indomani della fiducia ricevuta dal governo Draghi a Montecitorio.

Cultura, scuola, università e ricerca per valorizzare il capitale umano

«Utilizzare il Next Generation EU per rafforzare il sistema di istruzione e per il contrasto alla povertà materiale ed educativa ci consentirà di incidere sulla disomogeneità territoriale», ha affermato Flavia Piccoli Nardelli nel corso del suo intervento durante la discussione alla Camera sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi.

«Valorizzare il patrimonio materiale e immateriale garantendo coesione sociale per generare cultura inclusiva, orientata alla promozione e alla crescita delle persone, alla creazione di un legame tra generazioni presenti e future, dovrà essere il nostro comune obiettivo» ha concluso la capogruppo Dem della Commissione Cultura.

UniBa, Contaminazioni: un evento per immaginare il futuro della conoscenza

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta alla Conferenza di Ateneo 2021 dell’Università degli Studi di Bari dedicata al tema delle Contaminazioni. Contaminazioni tra metodi e oggetti, Contaminazioni delle conoscenze, dei saperi, dei linguaggi.

Due giornate di incontri articolati in quattro sessioni per avviare una discussione valutativa dei processi di trasformazione in atto, per dare risposte multi-disciplinari ai problemi emergenti nell’economia e nella società.

Valdo Spini: “Ecco perché Draghi è un socialista liberale”

Condivido con piacere l’intervista di Simonetta Fiori a Valdo Spini pubblicata sulle pagine de “La Repubblica”, dell’8 febbraio scorso, dal titolo «Valdo Spini: “ecco perché Draghi è un socialista liberale”»

È una bellissima intervista che aiuta questo Paese a capire che cosa è il “lib-lab“, spiegando quale è il senso di vero riformismo che gli è proprio e che oggi mi sembra particolarmente importante. Ne esce un bellissimo ritratto di Draghi ma ne esce anche un bellissimo ritratto di Valdo Spini!

2020: il miracolo dei libri?

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta alla videoconferenza “2020: IL MIRACOLO DEI LIBRI – L’impatto della pandemia sui comportamenti di lettura e sul mercato librario“, un incontro online organizzato dal “Forum per il libro” per discutere insieme sull’anno appena trascorso.

A fine aprile 2020, al momento della riapertura delle librerie, la previsione per fine anno era di un -20% nelle vendite dei libri. Cos’è successo se il 2020 chiude alla pari con l’anno precedente? Alcuni dicono che i libri hanno venduto perché la gente con il lockdown ha avuto più tempo libero…ma non è così: basti pensare al fatto che a marzo e aprile gli italiani hanno letto meno e frequentato di più TV e Internet.

Intervista a Flavia Piccoli Nardelli sulla crisi di Governo

«Serve squadra rafforzata per affrontare le criticità della scuola. Azzolina? Ha deciso spesso in solitudine»

Fabrizio De Angelis intervista la deputata Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Cultura alla Camera dei deputati, che spiega a Orizzonte Scuola il suo punto di vista sull’attuale crisi di Governo.

La crisi di Governo ancora in corso mette in allarme anche la scuola: se dal punto di vista burocratico-amministrativo la macchina procede avanti, dal punto di vista politico l’incertezza è grande, proprio in un periodo storico come quello che stiamo vivendo in cui la scuola è fra i temi centrali del dibattito pubblico. Le prossime ore saranno cruciali per capire come si procederà e come si comporrà il nuovo governo.

Maturità: pensiamo che vada fatta la prova scritta

(ANSA) – ROMA, 21 GEN – Prevedere una prova scritta di italiano all’esame di maturità dà maggiore “dignità” all’esame stesso, non ha l’obiettivo «di rendere più pesante l’esame di Stato ma di renderlo più dignitoso, anche tenendo presente tutte le difficoltà che ci sono e ci sono state. Tenere l’asticella alta favorisce chi non ha altre possibilità. Nell’incontro di maggioranza di ieri sera sull’esame di maturità si è sottolineato che era un incontro interlocutorio, è stato uno scambio di idee. Noi del Pd abbiamo sottolineato che prendere una decisione così in anticipo è una resa, se poi la situazione epidemiologica peggiora ci si penserà. Soprattutto riteniamo che una prova di italiano scritto vada fatta», dice all’ANSA Flavia Piccoli Nardelli capogruppo del Partito Democratico in Commissione Istruzione alla Camera.