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Hawar, il mio viaggio nel genocidio yazida

Flavia Piccoli Nardelli ha presentato, in Conferenza stampa alla Camera, il docufilm dal titolo “Hawar, il mio viaggio nel genocidio yazida” realizzato da Düzen Tekkal, giornalista, autrice di bestseller, regista, attivista per i diritti umani e presidente dell’Ong Hawar.help, che ha scavato nella tragedia della minoranza degli yazidi, emarginati e discriminati dalla storia recente e letteralmente decimati dalle violenze dell’Isis a partire dall’agosto del 2014.

Durante l’incontro, organizzato in collaborazione con la Fondazione Adenauer a Roma, la Tekkal, legata per discendenza alla minoranza curda, pur essendo nata e cresciuta in Germania, ha messo in evidenza “un’indifferenza internazionale da stigmatizzare”, ribadendo che “resta prioritario” il riconoscimento più ampio possibile del genocidio della minoranza religiosa e, allo stesso tempo, di avviare al più presto un giusto processo per punire i colpevoli

“È molto importante che il parlamento italiano si sia impegnato nell’approvazione di una risoluzione per il riconoscimento del genocidio yazida”, ha dichiarato Caroline Kanter, direttrice della Fondazione Adenauer, intervenenedo alla conferenza stampa.

“Un tentativo che segue quello che è già stato fatto nell’aula della Parlamento italiano nel settembre del 2016 quando una mozione raccolse il consenso di molte forze parlamentari ma non di tutto, non riuscendo in questo modo ad essere approvata”, ha ricordato in apertura di conferenza stampa Nardelli.

“Mi pare evidente come questo nostro incontro sottolinei come quello degli yazidi sia un tema drammaticamente aperto”, ha concluso Flavia Piccoli Nardelli, “un tema che dà il senso di una sofferenza non risolta. Hawar in fondo significa grida d’aiuto”. La necessità, dunque, è quella di coinvolgere e sensibilizzare in maniera sempre più attiva tutti i cittadini europei, oltre che alla comprensione del genocidio yazida e alla stigmatizzazione dei crimini commessi dall’Isis sulla minoranza religiosa.