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Istituti culturali, richiesta dei contributi annuali entro il 31 gennaio

La Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali ha annunciato che gli istituti culturali avranno tempo fino al 31 gennaio 2019 per presentare domanda per accedere alla ripartizione dei contributi annuali previsti dalla legge 534/1996 sul finanziamento alle istituzioni culturali. Le modalità di presentazione delle domande sono indicate nella Circolare n.107 del 27 Dicembre 2012, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2013.

Pubblichiamo l’articolo dell’Agenzia giornalistica AgCult.it che illustra gli adempimenti e i contenuti della misura.

AgCult.it – 8 gennaio 2019

Istituti culturali, presentazione domande per i contributi annuali entro il 31 gennaio
Possono presentare domanda gli istituti culturali che svolgano la propria attività da almeno un triennio, prestino rilevanti servizi in campo culturale, promuovano e svolgano attività di ricerca, organizzazione culturale e produzione editoriale a carattere scientifico

Scadrà il 31 gennaio 2019 il termine per la presentazione delle domande per i contributi annuali alle istituzioni culturali. Si tratta dei contributi previsti dalla legge 534/1996 contenente “Nuove norme per l’erogazione di contributi statali alle istituzioni culturali”. L’avviso specifica che la richiesta può essere inviata mediante posta ordinaria raccomandata o per via telematica all’indirizzo istituticulturali@mailcert.beniculturali.it

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE
L’avviso richiama la circolare n. 107 del 2012 del Ministero per i beni e le attività culturali, con la quale sono state fissate le norme per l’ammissione ai contributi statali previsti dalla legge 534/1996. La circolare riporta le specifiche relative a criteri e requisiti di concessione.

Sono ammessi a presentare domanda gli istituti culturali che svolgano la propria attività da almeno un triennio, che prestino “rilevanti servizi in campo culturale”, promuovano e svolgano “attività di ricerca, di organizzazione culturale e di produzione editoriale a carattere scientifico” e basino la propria attività su un programma “almeno triennale” disponendo di attrezzature idonee alla sua realizzazione.

Gli istituti oggetto del piano di ripartizione sono enti che non ricevono i contributi ordinari statali e che non risultano inseriti nella tabella triennale istituita con la legge del 1996 ed elaborata a partire dal 1° gennaio 1997.

VALUTAZIONE DELLE DOMANDE
Una Commissione, rinnovata annualmente, si occupa di valutare le domande presentate. Essa è costituita con decreto del direttore generale della Dg Biblioteche e istituti culturali. Così come stabilito dalla circolare 107/2012, essa risulta composta dal direttore del Servizio patrimonio bibliografico ed istituti culturali della suddetta direzione e da esperti del settore biblioteche, archivi, del settore museale e del settore ricerca scientifica.

La Commissione effettua la valutazione delle domande sulla base dei fondi disponibili tenendo conto dell’ampiezza e della tipologia dei servizi offerti, con una particolare attenzione all’attività di promozione, divulgazione e valorizzazione, del riconosciuto valore scientifico dell’attività di pubblicistica svolta con carattere di continuità e della partecipazione a progetti di ricerca con altri enti ed istituti, pubblici o privati, nazionali ed internazionali. Sulla base del parere espresso dalla Commissione, il Mibac predispone un piano di ripartizione.

I CONTRIBUTI ASSEGNATI NEL 2018
Per il 2018, lo stanziamento ha favorito 249 istituti culturali per una cifra globalmente stanziata di 2.306.174 euro (leggi). Rispetto al 2017, si evidenziava il maggior numero di istituti coinvolti (da 223 a 249) e una flessione negli stanziamenti (-10%).

Nel dettaglio, 22 istituti culturali hanno ricevuto 19.500 euro. Tra questi la Fondazione Museo Ebraico di Bologna, la Fondazione Bassani di Codigoro e l’Accademia Galileiana di scienze, lettere ed arti in Padova. A 82 istituti sono stati corrisposti 9.500 euro e tra questi la Fondazione Orestiadi di Gibellina e la Casa di Dante di Roma. A 65 istituti culturali sono andati 5.800 euro. Tra essi, la Società di studi valdesi di Torre Pellice, il Centro di ricerche per la storia dell’alto Lazio di Viterbo e Musica ricercata di Firenze. Infine, 34 istituti culturali hanno ricevuto 2.946,43 euro. Tra essi, il Centro di promozione culturale per il Cilento, la Società filarmonica di Trento e l’Istituto bibliografia musicale calabrese di Spilinga.