Recovery fund, Manfredi: le priorità sono giovani, ricerca e diritto allo studio

«L’azione del Ministero dell’Università e della ricerca intende svilupparsi lungo diverse direttrici strategiche di intervento con misure riguardanti: formazione avanzata, diritto allo studio e all’aumento degli iscritti all’università, la ricerca, il rapporto con il mondo produttivo, poli tematici. Si interverrà inoltre con politiche specifiche per rafforzare le competenze dei laureati e dei dottori di ricerca, si potenzieranno i percorsi di formazione e dei percorsi di dottorato finalizzato al lavoro nelle imprese nella pubblica amministrazione» ha spiegato il Ministro Gaetano Manfredi nel corso dell’audizione sull’avvio dell’anno accademico 2020/21 e sull’individuazione delle priorità di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, svoltasi in Commissione Cultura alla Camera dei deputati.

Manfredi, “fare tesoro delle esperienze messe in campo per ricerca e università”

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, è intervenuto in occasione del seguito della sua audizione in videoconferenza davanti alla commissione Cultura della Camera dei deputati sulle iniziative di competenza del suo dicastero per fronteggiare l’emergenza sanitaria in corso.

Per il Ministro, «occorre garantire in una fase così complessa un diritto allo studio che sia equo e che consenta l’accesso all’università dei giovani che provengono da famiglie colpite da questa crisi».

Il Ministro dell’Università in audizione alla Camera

«Il sistema universitario è stato in grado di rispondere alla domanda di formazione e si è comportato come una vera infrastruttura strategica del Paese, dando una risposta uniforme su tutto il territorio nazionale, senza differenze tra Nord, Centro e Sud », ha affermato il Ministro dell’Università’ e della Ricerca, Gaetano Manfredi, nella sua audizione in videoconferenza in Commissione Cultura alla Camera dei deputati, sulle iniziative di competenza del suo dicastero per far fronte all’emergenza coronavirus.

«È in corso un monitoraggio delle attività e i dati sono estremamente incoraggianti – ha spiegato il ministro – nell’ultima ricognizione, la totalità degli atenei garantiva l’offerta e ha assicurato il 94% dei corsi. Fino al 20 marzo sono stati svolti con modalità a distanza 71mila esami di profitto e 26mila studenti si sono laureati con accesso di 1,2 milioni di studenti,che rappresentano più dell’80% degli studenti universitari. Da alcune statistiche è emerso che in alcuni casi la frequenza è stata superiore rispetto a quella che si aveva in Aula».