«La crisi consiste nel fatto che il vecchio muore e il nuovo non può nascere: in questo interregno si verificano i fenomeni morbosi più svariati», scriveva Antonio Gramsci nei Quaderni dal carcere. Parte da questa riflessione, per molti versi senza tempo, l’ultimo articolo del sociologo Mauro Magatti “Il vecchio sta crollando e il nuovo non si vede”, pubblicato domenica 7 ottobre sul Corriere della Sera. “La partita si gioca sull’idea di futuro – ci dice Magatti, anche se – “… si parla troppo poco delle condizioni necessarie per realizzare un modello di crescita più sensato, inclusivo e desiderabile”.
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