Cammini d’Italia

www.camminiditalia.it è la prima mappatura ufficiale dei cammini d’Italia, un contenitore di percorsi e itinerari pensato come una rete di mobilità slow che al momento contiene oltre 40 cammini: ci sono quelli dedicati ai santi, come i cammini francescani, laureatani e benedettini, quelli dedicati ai briganti come il sentiero che attraversa l’Aspromonte, il cammino di Dante che attraversa i luoghi dove Dante visse in esilio e scrisse la Divina Commedia, il sentiero della Pace che ripercorre luoghi e memorie della Prima Guerra Mondiale, e ancora la Via Appia, la Via Francigena, la Via degli Dei, il cammino di San Vicinio, la Via degli Abati, il sentiero Liguria, la Via Romea Germanica, il Sentiero del Dürer e tanti altri.

Al via gli Stati Generali del Paesaggio

“Il non è un vuoto da riempire ma è il contesto in cui viviamo ed è in continuo mutamento”. Così il sottosegretario del MiBACT, Ilaria Borletti Buitoni, in uno dei passaggi del suo intervento all’apertura degli Stati Generali del Paesaggio  che si svolgono, nella splendida cornice di Palazzo Altems, oggi e domani, 26 ottobre http://flaviapiccolinardelli.it/ottobre-il-mese-del-paesaggio/

Paesaggio

Ottobre, il mese del paesaggio

Ottobre riporta due importanti eventi che hanno come oggetto il paesaggio italiano: la campagna social dei musei, ottobre al museo #paesaggioitaliano e la prima edizione degli stati generali del paesaggio.
Il paesaggio italiano è centrale nelle attività del MiBACT e, anche, per ricordare il XVII anniversario della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio avvenuta nell’ottobre del 2000.
La Convenzione Europea del Paesaggio è infatti il primo accordo fra Paesi europei che ha ad oggetto il paesaggio che definisce “una parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni”.
Il paesaggio “quale natura plasmata dall’uomo”, bene materiale e immateriale, archivio vivente di saper fare ma anche categoria estetica riconosciuta, dunque bene paesaggistico di valore. Da qui la necessità di riconoscere il paesaggio per tutelarlo e valorizzarlo.

Paesaggio: firmato accordo tra Liguria, Lombardia e il MiBACT

I protocolli firmati fra le Regioni Liguria, Lombardia e il MiBACT sono il primo passo verso la stesura di piani paesaggistici condivisi, attesi da tempo, così come stabilisce il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.lgs. n.42 del 2004).
La Regione Liguria ne prevede l’approvazione per gennaio 2020. Il lavoro che si è proposta di fare, con il MiBACT, consiste nell’aggiornare le regole che tutelano il paesaggio, per averne di certe entro cui indirizzare l’operato del privato; rivedere le aree vincolate e eventualmente aggiungerne delle nuove; definire gli interventi di recupero delle aree degradate. Nel protocollo è coinvolto anche il Ministero dell’Ambiente.
Anche il protocollo con la Regione Lombardia prevede la ricognizione delle aree vincolate e la verifica delle prescrizioni, con la volontà di dare maggior certezze operative, particolare attenzione è stata data alla definizione degli ambiti territoriali omogenei e alla ricostruzione della stratificazione delle tutele paesaggistiche vigenti.

 

Il protocollo d’intesa è lo strumento con il quale MiBACT e regioni definiscono la collaborazione reciproca nella stesura del piano.

PATRIMONIO CULTURALE TRA PAESAGGIO E AGRICOLTURA

In Commissione Cultura alla Camera sempre più spesso ci troviamo ad affrontare questi temi.
Per questo riporto qui alcune delle riflessioni che guidano il nostro lavoro, sottolineando alcuni aspetti più problematici di quanto si è fatto sino ad ora.
Quando si dice che oggi più che mai necessario parlare di paesaggio, si misura la distanza che divide i princìpi di difesa e tutela del territorio, consacrati nella nostra Costituzione, dal degrado civile di cui è spesso oggetto lo spazio che abitiamo.
Tale degrado non investe solo le forme del paesaggio e dell’ambiente, ma è espressione di un più vasto declino delle regole del vivere civile, su cui si fonda, invece, il patto – giuridico, ma prima ancora etico e identitario – alla base di una comunità e del suo tessuto sociale.