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Una notte in archivio tra memorie e storie per un passato al presente

Per gentile concessione del quotidiano “La Stampa” riportiamo l’articolo di Noemi Penna sulla prima Notte bianca degli Archivi che si terrà in più sedi a Torino venerdì prossimo, 16 settembre dalle ore 19 alle 23 a ingresso gratuito. Guide d’eccezione per il pubblico 17 scrittori.

Una notte in archivio. Lì, proprio dove si custodiscono patrimoni storici, artistici, culturali e industriali, pubblici e privati. Un sogno che si realizza per la prima volta venerdì 16 settembre, con l’apertura esclusiva di caveau zeppi di tesori inesplorati. Diciassette scrittori avranno il compito di raccontare frammenti dei patrimoni custoditi in città e di accompagnare il pubblico in visita negli archivi. Per farlo si avvarranno di materiale multimediale, iconografico, oggetti di culto e bozzetti che rappresentano epoche e stili differenti. Un’avvincente forma di narrazione che vedrà tra gli altri Michela Murgia, Giuseppe Culicchia, Marco Missiroli, Piergiorgio Odifreddi, Antonio Scurati e Alessandro Perissinotto dar voce alla memoria storica, chiave di lettura del presente.

TUFFO NEL PASSATO  

Questa notte-evento vuole scrivere il primo capitolo di un racconto condiviso della storia di Torino. E sarà anche una sorta di anteprima delle Giornate europee del patrimonio, che il fine settimana successivo (il 24 con apertura straordinaria serale di tre ore al prezzo simbolico di un euro, il 25 a tariffa ordinaria) apriranno i musei e gli archivi statali. Il tuffo nel passato del 16 settembre, a ingresso gratuito, avverrà dalle 19 alle 23: per la prima volta in Italia si potrà conoscere il mondo degli archivi sotto una luce inedita, vivendoli anche come fonti di ispirazione per la vita quotidiana.

TRAM STORICI  

La Notte degli archivi è ideata da Promemoria e realizzata dall’associazione culturale Archivissima per rispondere «alla necessità di portare alla luce una galassia di luoghi densi di ricchezze inesplorate, costruendo un percorso di valorizzazione che sappia offrire ai cittadini una mappa del paesaggio archivistico torinese, insieme all’opportunità di visitarlo lungo un percorso appassionante». Una prima edizione riconosciuta e patrocinata dal Ministero dei beni e delle attività culturali, che alle quattro ore di apertura straordinaria abbina un programma d’incontri organizzati dagli archivi che vi hanno aderito, collegati fra loro da due tram storici. Si tratta delle motrici restaurate da Atts: mezzi perfetti per introdurre il viaggio nel passato, su cui i passeggeri potranno apprezzare le mostre dell’archivio storico Gtt e ascoltare i racconti di Enrico Pandiani e Giusi Marchetta.

TESORI NASCOSTI  

Il 16 settembre si potranno visitare l’Archivio storico della Città di Torino di via Barbaroux 32, dove si terrà un incontro in collaborazione con l’Archivio storico Lavazza, così come l’Archivio di Stato di via Piave 21 (con Alessandro Perissinotto) e piazza Castello (con un tour dedicato alle famiglie) e della Reale Mutua, in via Garibaldi 22, con Giuseppe Culicchia. Michela Murgia sarà al Museo Italgas di corso Palermo 3, Marco Missiroli al Teatro Regio, Antonio Scurati all’armeria del Polo Reale. Il Museo Nazionale della Montagna, al Monte dei Cappuccini, apre le porte dell’archivio del Cai. La Fondazione 1563 per l’arte e la cultura custodisce in piazza Bernini il patrimonio documentario della Compagnia di San Paolo. I documenti che attestano l’attività dell’Accademia delle Scienze si potranno scoprire in via Maria Vittoria 3. Due sono gli archivi dell’Accademia di agricoltura di via Andrea Doria 10: uno è una collezione di bozzetti dei frutti artificiali di Garnier Valletti. Tesi di laurea, verbali degli esami e registri della carriera scolastica si trovano negli uffici dell’Università, via Verdi 8, mentre tutta la documentazione sull’attività scientifica di Lombroso si potrà visitare al Museo di antropologia criminale di corso Massimo 52. Aderiscono anche il Polo del Novecento, il nuovo centro culturale dei Quartieri Militari juvarriani di corso Valdocco e il Centro studi Sereno Regis di via Garibaldi 13, il più grande archivio sulla pace esistente in Italia.