Roma, 18 giu. (AdnKronos) – “Spero che il governo non tolga la 18 app, che si sta dimostrando uno strumento utile ed efficace. Si può fare di più e meglio, ma senza cestinare gli strumenti che stanno producendo risultati concreti sul piano dei consumi culturali”. Lo dichiara Flavia Piccoli Nardelli, deputata del Partito Democratico.
”Nella scorsa legislatura, da presidente della commissione Cultura – ricorda Piccoli Nardelli – ho riscontrato, dati alla mano, risultati positivi nel funzionamento della 18 app. Dai dati, infatti, emerge che l’80 per cento dei soldi stanziati sono stati spesi in libri. È quindi incredibile pensare che consentire ai 18enni di comprare libri sia un problema. Un Governo che vuole investire sui giovani – conclude PiccoliNardelli – dovrebbe rendere questo strumento permanente anche per i futuri 18enni, non cancellarlo”
18app un po’ di dati (fonte Mibact maggio 2018)
La card 18app, il bonus di 500 euro per i neo-diciottenni da spendere in acquisti culturali, ha fatto registrare circa 200 milioni di euro di spesa in libri, la metà di cui presso librerie fisiche.
Nella scheda la prima colonna comprende i dati dei ragazzi nati nel 1998, che hanno avuto tempo di registrarsi allo SPID fino a giugno 2017 e tempo per spendere fino a dicembre 2017. I loro dati sono dunque definitivi.
Nella seconda colonna ci sono i dati al 23 maggio 2018 relativi ai nati nel 1999, che hanno tempo fino al 30 giugno per registrasi allo SPID e fino a dicembre 2018 per spendere i 500,00 €.
Il dato interessante è che al 23 maggio i ragazzi del 1999 registrati erano già circa il 15% in più rispetto al totale dei ragazzi del 1998.
Inoltre, confrontando i dati di metà anno, si vede che l’aumento di registrazioni si trasforma in un aumento di vendite di libri.