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Il governo vigili sulla distribuzione dei libri scolastici

(ANSA) – ROMA, 06 OTT – «Abbiamo presentato al ministro dell’Istruzione un’interrogazione per sapere quali iniziative urgenti intenda intraprendere per garantire la distribuzione territoriale dei libri di testo. Molti volumi, infatti, prenotati dalle famiglie, non sono stati consegnati ai canali distributivi. Si tratta di un ritardo grave, dovuto a ragioni organizzative, ben peggiore rispetto agli anni scorsi, che ha evidenziato tutte le criticità di sistema…

Ancor più grave la situazione nella scuola primaria. In questo caso, nonostante si tratti di libri distribuiti gratuitamente agli alunni, con spesa a carico del comune, risulterebbero, invece, in larga parte disponibili a pagamento su Amazon. Le famiglie sono costrette a rinunciare a cedola e gratuità per acquistarli sulle grandi piattaforme alle quali gli editori hanno dato i libri», ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Cultura, intervenendo in Aula alla Camera nel question time con il ministro Patrizio Bianchi sulle iniziative per garantire l’urgente distribuzione dei libri di testo.

«Ringrazio il ministro – ha detto in replica Flavia Piccoli Nardelli, della Presidenza del Gruppo Pd – per l’attenzione dimostrata con l’istituzione di un tavolo con gli editori per vigilare sulla distribuzione. Nel 2019, secondo i dati pre-pandemia, circa quattro copie stampate su dieci sono libri per la scuola, spesso gli unici libri che entrano in molte case. Una quota di mercato che vale oltre un terzo dei tre miliardi del comparto editoriale complessivo e regolamentato sia con l’istituto dell’adozione, che il dispositivo dei tetti di spesa fissati dal ministero per favorire concorrenza e calmierare i prezzi. Nel caso della scuola primaria si tratta addirittura di un contributo pubblico a sostegno del diritto all’istruzione, di un patto tra lo Stato e il cittadino che rischia così di venire tradito. La legge del febbraio 2020 aveva consentito che rimanesse invariato lo sconto del 15% sui libri scolastici per non danneggiare le famiglie. Ma oggi il margine a favore delle librerie è al 16%, in alcuni casi al 13%, percentuale che continua a ridursi, tanto che molti librai hanno abbandonato la scolastica. Il mercato non regge più, il sistema non funziona – ha concluso la deputata dem – occorre ripensarlo».

RESOCONTO STENOGRAFICO DELL’ASSEMBLEA
SEDUTA N. 573 DI MERCOLEDÌ 6 OTTOBRE 2021

ROSA MARIA DI GIORGI Grazie, Presidente. Ormai da qualche anno, con la ripresa della scuola, si ripropone il problema della indisponibilità dei libri di testo. Quest’anno, in particolare, i ritardi e le mancanze di alcuni titoli di primaria importanza stanno registrando livelli di assoluta gravità, ben peggiori rispetto agli anni trascorsi; abbiamo notizie molto preoccupanti. A circa tre settimane dall’inizio dell’anno scolastico, molti testi prenotati dalle famiglie non sono stati ancora consegnati ai librai e agli altri canali distributivi. La procedura per l’adozione dei testi – come sapete – prevede che, entro il mese di maggio, le scuole debbano comunicare ufficialmente la lista dei testi adottati al Ministero dell’Istruzione e all’Associazione italiana editori, in modo che questi abbiano tempi consoni per la produzione degli stessi nei tempi e nelle quantità necessarie. Particolarmente grave ci giunge una circostanza che riguarda i testi per gli alunni della scuola primaria; in questo caso i libri che dovrebbero essere distribuiti gratuitamente alle famiglie, sono invece spariti dal mercato, ma sembrerebbe che fossero disponibili soltanto su Amazon e a pagamento. Diverse famiglie, in considerazione di detta irreperibilità presso i canali che distribuiscono i testi e del sommarsi di ritardi, hanno deciso di dotarsi degli stessi, quindi a pagamento, rinunciando alla gratuità; quindi, una situazione inaccettabile. Ministro, le chiedo quali iniziative si possano prendere per risolvere questo che mi sembra un problema effettivamente di grande gravità.

Risposta del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

PATRIZIO BIANCHI, Ministro dell’Istruzione: «La ringrazio molto onorevole Giorgi per questo quesito che mi dà modo di ricordare in questa sede che, con nota n. 5.272 del 12 marzo 2021, il Ministero ha fornito le istruzioni per permettere alle istituzioni scolastiche di attenersi nei tempi e nei modi all’adozione dei libri di testo anche per questo anno scolastico.

Nella predetta nota, il Ministero ha indicato chiaramente i termini da rispettare per l’adozione dei libri di testo, sia nella scelta degli stessi testi, sia nella fase successiva di comunicazione dei dati relativi.

Come lei ha ricordato, entro il 31 di maggio va fatta questa scelta ed entro il 22 di giugno va utilizzata la piattaforma che noi abbiamo predisposto per questo.

Per garantire il rispetto di tali regole e per avere un quadro esauriente di informazioni, il Ministero ha altresì sollecitato i dirigenti scolastici ad organizzare, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, gli incontri tra docenti e operatori editoriali. Devo ricordare che sta ai dirigenti l’onere di assicurare che l’adozione dei libri di testo di tutte le discipline siano deliberate nei tempi che sono stati definiti.

Per quanto concerne la fornitura dei libri di testo, è importante considerare, inoltre, che per la scuola primaria tale fornitura è a carico dei comuni secondo le modalità stabilite dalle leggi regionali e, relativamente alla scuola secondaria, di contro, la fornitura dei testi è rimessa al libero mercato. Su questo mi permetto una considerazione, onorevole: io credo che un’attenzione di più al funzionamento del libero mercato dovrebbe essere data anche in questo settore.

Onorevole, probabilmente i disagi da lei rappresentati sono dipesi non solo da rallentamenti determinati dalle difficoltà legate alla produzione editoriale in questo periodo e alla distribuzione commerciale, ma anche a nodi nella distribuzione commerciale che lei ha segnalato. Ambiti sui quali il Ministero non dispone degli strumenti per incidere direttamente; ma anche la situazione di emergenza ha inciso sulle nostre scuole, che si sono trovate nella difficoltà di garantire ai nostri studenti il ritorno in classe in sicurezza, cosa che, però, noi abbiamo garantito quest’anno a tutti.

Ciò detto, il quesito che lei mi sottopone mi suggerisce l’opportunità di riconsiderare con tutti gli interlocutori, compresi gli editori, che ho sentito anche in questi giorni, le tempistiche della procedura di adozione dei libri di testo, in modo da assicurare tempestività, che è l’obiettivo condivisibile. Io ho sentito personalmente i rappresentanti degli editori, ho sentito le nostre istituzioni scolastiche, sicuramente vi è, però, da fare una riflessione anche su come è cambiato il modello di distribuzione».