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Audizione del Ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti

Fioramonti, sicurezza, innovazione, sostenibilita’ Queste le linee della mia azione

Il Ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha illustrato alle commissioni riunite Istruzione e Cultura di Camera e Senato le linee programmatiche del suo dicastero.

Il Ministro ha iniziato il proprio intervento affermando che «la visione del Miur puo’ essere rappresentata da tre parole: sicurezza, innovazione e sostenibilita’. Saranno al centro della la mia azione».

SCUOLA
«Oggi viviamo un grande paradosso: rischiamo di non poter immaginare la scuola se non facciamo fronte a emergenze che rendono qualunque prospettiva ingenua e visionaria. La scuola in Italia può e deve essere una grande fucina di innovazione. Ma e’ complesso farlo quando migliaia di scuole non hanno il certificato di agibilità. E’ quasi pretestuoso portare idee innovative quando il dirigente scolastico ti dice: “le porte cadono a pezzi e io, preside, ne sono alla fine il responsabile”. Dobbiamo ripartire sulla sicurezza: ho inaugurato l’anno a L’Aquila con imbarazzo, con gli occhi rossi davanti a chi ha perso i propri cari e dove dopo 10 anni neanche una scuola ha riaperto; una verrà inaugurata tra poco dopo tanti anni”.

Il Ministro Fioramonti ha poi ricordato anche la clausola di sostituzione: la previsione della possibilità dello Stato di sostituirsi all’ente locale laddove ci siano incapacità dimostrate o ritardi eccessivi nel portare avanti lavori infrastrutturali necessari all’istituto scolastico.

MAGGIORI RISORSE
«Mi sono impegnato da subito per fare in modo che arrivassero più risorse per il settore. Ho fatto di tutto per trovare nuove risorse in un Paese dove questa maledetta coperta è sempre troppo corta, e ho sempre trovato un assenso trasversale anche al netto delle divisioni politiche. Quindi l’appello che faccio alla comunità parlamentare è, che al di là delle divisioni politiche, troviamo il coraggio di fare quello che non è mai stato fatto: non possiamo tollerare che un settore così importante sia sempre quello che riceve di meno. Se nel futuro non investiremo nell’unica risorsa che conta – che non è il petrolio ma il capitale umano – per noi non c’è futuro».

VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI
«Se gli altri Paesi, come ad esempio la Spagna, pagano i docenti più di noi, la cosa diventa imbarazzante per la credibilità del sistema Paese. Abbiamo bisogno di docenti più preparati e più pagati. Oggi la scuola è un microcosmo, serve personale qualificato e adeguatamente pagato a tutti i livelli».

SOSTEGNO
«Le nostre scuole devono essere accoglienti nei confronti di tutti. Ho avviato un’indagine interna al Ministero sugli insegnanti di sostegno: abbiamo troppe cattedre scoperte e molti insegnanti non sufficientemente formati, perché’ magari in attesa di entrare in ruolo. Vogliamo capire perché’ non si sia arrivati a settembre non in grado di rispondere alle tante necessità per quel che riguarda il sostegno».
«Ho riattivato osservatorio inclusione e da subito inserito 5 milioni nella formazione degli insegnanti di sostegno e formazione del personale in generale. Dobbiamo tendere a scuole inclusive, in tutte le sue formulazioni».

SOSTENIBILITÀ
«Le nostre scuole sono e possono essere cuori pulsanti del territorio. La scuola è un’istituzione, che può essere più importante del Parlamento, perché si costruisce la consapevolezza della cittadinanza». «Da subito avvieremo iniziative sul bilancio energetico, formazione studenti a nuove tecnologie rinnovabili, seguiremo una traiettoria green».

RECLUTAMENTO LINEARE
«Abbiamo bisogno di lottare il precariato tanto nella scuola quanto nell’università. Il precariato è sempre più un problema sociale dilagante e rischiamo di non poter ottimizzare l’utilizzo dei ricercatori nella fascia di età in cui sono più produttivi: da precario sei affannato nella ricerca sul prossimo contratto e non riesci a concentrarti su altro, Serve un sistema di reclutamento più lineare: no a percorsi di abilitazione a ostacoli, sempre più complessi e dilazionati nel tempo: abbiamo bisogno di un sistema di abilitazione per gli insegnanti e più lineare anche per i ricercatori; una serie di proposte di legge sono già incardinate in Parlamento».

QUALITÀ ISTRUZIONE
Il ministro ha proseguito immaginando per il nostro Paese re un percorso simile a quello della Germania, «in cui c’è alta qualità dell’università e della scuola un po’ ovunque. Bisogna puntare sull’internazionalizzazione. Va superato il provincialismo storico, incoraggiando gli studenti a studiare l’inglese, affinché’ gli italiani non provino all’estero sensi di inferiorità, devono essere i migliori: dico ‘no’ al provincialismo autolesionista».

DIGITALIZZAZIONE
«Ai giovani serve una digitalizzazione intelligente: serve una generazione di studenti che sappiano usare in modo intelligente le tecnologie, che non ne siano schiavi, ma per i quali essa sia strumento di emancipazione. A Didacta, appena concluso, si dimostra come le tecnologie possono creare un modello di formazione continua: il mio mandato punterà a questo. Bisogna acquisire competenze di processo, non solo contenutistiche». «Le tecnologie consentono formazione continua e il mio mandato sarà dedicato anche a questo».

Mi piacerebbe – ha continuato Fioramonti – realizzare un modello con sacche di sperimentazione per stravolgere il modello educativo»

Infine, sono intervenuti per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Nicola FRATOIANNI (LEU), Alessandro FUSACCHIA (Misto-+E-CD), Gabriele TOCCAFONDI (IV), Paola FRASSINETTI (FdI) e Federico MOLLICONE (FdI), il senatore Francesco VERDUCCI (PD), le deputate Flavia PICCOLI NARDELLI (PD), Valentina APREA (FI) e Gloria SACCANI JOTTI (FI), il presidente Mario PITTONI (L-SP-PSd’Az), il deputato Rossano SASSO (Lega), la senatrice Bianca Laura GRANATO (M5S), la deputata Vittoria CASA (M5S), la senatrice Elena CATTANEO (Aut (SVP-PATT, UV)), la deputata Rosa Maria DI GIORGI (PD), i deputati Luigi CASCIELLO (FI), Domenico FURGIUELE (Lega) e Marco BELLA (M5S), la deputata Flora FRATE (M5S) e le senatrici Vanna IORI (PD), Maria SAPONARA (L-SP-PSd’Az) e Loredana RUSSO (M5S).