Milionesimo biglietto per Museo Egizio

Il milionesimo biglietto d’ingresso al rinnovato Museo Egizio di Torino, dal 1° aprile 2015, è stato staccato alle 12.30 di ieri. Antonella Molini, 45 anni, genovese, impiegata nell’azienda Fincantieri, ha accompagnato la figlia Francesca, quarta elementare, in gita scolastica a Torino: ha scoperto lì di aver vinto l’abbonamento per un anno e il catalogo del museo ed è partito il flash mob dei ragazzi della cooperativa Bit. «È il risultato di un costante lavoro e di progetto di ricerca», ha detto Evelina Christillin, presidente dell’Egizio.

(Fonte L’Unità 22 aprile 2016)

Mosca, resta al suo posto la biblioteca Dante Alighieri

Sfrattare Dante Alighieri non è stata una bella trovata. Le petizioni a Putin e l’indignazione degli studenti, hanno minacciato di lasciare un’altra macchia indelebile sull’immagine del Cremlino. Per questo l’artefice della colossale pacchianata, un funzionario del settore bibliotecario, è stato convocato ieri di buon mattino dal capo del Dipartimento Cultura del sindaco.

Nuovo Polo Archeologico a Lampedusa

Ricorderà il piccolo Aylan adagiato senza vita sul bagnasciuga di una spiaggia turca. Sarà una suggestione, forse solo in parte voluta, ma inevitabile. In realtà un quadro di Caravaggio, scelto dal direttore delle Gallerie delle Uffizi Eike Schmidt, per la grande esposizione internazionale di Lampedusa, rappresenterà l’espressione più alta della necessità di dialogo tra i popoli del sud e del nord del mondo.

70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne

Venerdì 15 aprile presso la Sala Santa Maria delle Grazie a Mestre si è svolto il convegno “1946-2016. 70 anni dalla Repubblica, 70 anni dal voto alle donne”, cui ha preso parte Flavia Piccoli Nardelli. Di seguito si riporta il testo del suo intervento:

Il 2 giugno del 1946 è la data in cui le donne italiane furono chiamate per la prima volta, se non si considera il voto amministrativo di marzo del’46, a esprimere, attraverso lo strumento democratico del voto, una loro idea di Stato.

Una data che per le donne italiane ha rappresentato uno spartiacque: da quel momento in poi si parlerà del prima e del dopo il 2 giugno del ’46, quando si parla della condizione della donna nel Paese.

Se l’arte sbarca in ospedale

Da Torino a Roma si moltiplicano le strutture che nei loro grandi atri, lungo i corridoi e sulle pareti dei reparti allestiscono mostre di quadri, statue, installazioni. Che nelle sale d’attesa ospitano concerti e letture di poesie. O che all’interno dell’edificio aprono una vera e propria sala cinematografica, come quella da 130 posti, di cui 15 per le carrozzine e dieci per i letti, che inaugura questa mattina al Policlinico Gemelli di Roma. Un segnale che l’arte non è considerata più solo un balsamo per l’anima o una cura per la mente, ma anche una medicina per il corpo malato.

(Fonte La Repubblica 13 aprile 2016)