La Repubblica, Sergio Rizzo: “Le librerie alla guerra degli sconti”

Così la libreria diventa specie in estinzione

L’ultima a chiudere i battenti è stata la storica Paravia di Torino. Viaggio tra i punti vendita a rischio mentre la legge che riduce il taglio dei prezzi potrebbe dover ricominciare l’iter in Parlamento

La mazzata più pesante, a Torino. Dove la libreria Paravia, la seconda più antica d’Italia, ha chiuso il 28 dicembre 2019 per le ferie. Ma poi non ha più riaperto. Dopo quasi 198 anni. Sonia Calarco, una delle due titolari, punta il dito soprattutto contro Amazon. “Che prima ha attirato i clienti con sconti esagerati, perché in Italia manca una legge che tuteli i librai, e poi li ha abituati ad avere i prodotti a casa in tempi rapidissimi e con un assorti…

Chiude la storica libreria Paravia a Torino, nacque nel 1802

Ha chiuso la storica libreria Paravia, la più antica di Torino e la seconda più antica d’Italia, una vera e propria istituzione del capoluogo piemontese, fondata nel lontano 1802 in via Garibaldi e poi trasferita nella vicina piazza Arbarello, che la città perde per sempre.

Le due proprietarie e sorelle Nadia e Sonia Calarco hanno chiuso la propria attività il 28 dicembre 2019 per le vacanze e poi non hanno più riaperto. La spiegazione della cessazione dell’attività in un lungo post su Facebook dove hanno ringraziato la madre e il padre, autori, clienti, agenti, distributori, editori e varie altre persone che le hanno sostenute nel tempo: «vogliamo augurarvi un sereno 2020! La foto che abbiamo postato il 28 dicembre ritrae il volto sorridente dei nostri ULTIMI clienti del 2019, ma, e siamo qui ad annunciarlo, anche della storia della NOSTRA LIBRERIA» …

la Repubblica: “I libri come cura. Così ho inventato la farmacia letteraria”

A Firenze in Via Ripoli si trova una Farmacia Letteraria, una piccola libreria indipendente aperta da Elena Molini, dove trovare una cura letteraria per ogni patologia, un luogo del benessere che offre conforto emotivo grazie alla lettura di un buon libro che, come ogni farmaco che si rispetti, ha un proprio foglietto illustrativo con tanto di indicazioni terapeutiche. Oggi questa straordinaria esperienza è anche diventata un romanzo edito da Mondadori: “La Piccola Farmacia letteraria” di Elena Molini.

La protagonista si chiama Blu, “Blu ha un sogno: lavorare nel mondo dei libri. Ci ha provato con una breve esperienza in una casa editrice specializzata e, ancora, in una grossa catena di librerie. Poi la decisione: aprire una libreria tutta sua. Ma la vita è difficile per una piccola libreria indipendente, finché Blu ha un’intuizione: trasformare i libri in “farmaci”, con tanto di indicazioni terapeutiche e posologia, per curare l’anima delle persone. Nasce così la Piccola Farmacia Letteraria, che si rivela subito un grandissimo successo”.

Una bella storia raccontata da Laura Montanari sulle pagine del quotidiano “la Repubblica – I libri come cura. Così ho inventato la farmacia letteraria. Buona lettura!

Il Foglio: “235 librerie perse in dieci anni, niente edicole, morti i negozi di dischi”

«In dieci anni, dal 2007 al 2017, in città hanno chiuso 223 librerie. Altre 12 sono sparite nel 2018. E l’inizio di quest’anno non promette nulla di buono … . Va bene il progresso, Ok è il mercato… ma la città così è un deserto» è il grido di allarme di Umberto Croppi, presidente della quadriennale d’arte di Roma già editore e assessore alla Cultura del Comune di Roma, e Fulvio Abbate, scrittore, rilanciato da Gianluca Roselli sulle pagine del quotidiano “Il Foglio”: “RomaCapoccia. 235 librerie perse in dieci anni, niente edicole, morti i negozi di dischi”, pubblicato lo scorso 9 gennaio 2020.

Legge Bilancio 2020: beni culturali, scuola, università e ricerca

La Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati ha dato parere favorerevole alle parti di sua competenza della Legge di Bilancio 2020. Il testo, già approvato dal Senato il 16 dicembre scorso, frutto del confronto e del lavoro condiviso tra governo, tecnici dei Ministeri coinvolti, parlamentari, associazioni e rappresentanti di chi studia e lavora in questi ambiti della conoscenza, prevede importanti novità per i beni culturali, le scuole, le università e il mondo della ricerca.

Ambrosini: “Il (nuovo) lavoro del libraio non si fa più tra gli scaffali”

Paolo Ambrosini, presidente dell’Associazione dei librai italiani, in una lunga intervista rilasciata al Corriere della SeraIl (nuovo) lavoro del libraio non si fa più tra gli scaffali richiamando l’attenzione sulla gravità della crisi delle librerie in Italia (2.332 i punti vendita cessati in cinque anni con la perdita di 4.596 posti di lavoro) ha lanciato la proposta «al pari delle spese mediche, bisognerebbe poter detrarre le spese dei testi scolastici».

Chi sta uccidendo le piccole librerie?

Chi sta uccidendo le piccole librerie?” scrive Sergio Rizzo su “la Repubblica” descrivendo con un ampio articolo la grave crisi che da tempo attanaglia i librai e rilanciando l’allarme del presidente nazionale dell’Associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, sulla mancanza di una seria politica culturale a favore delle librerie che da lunghissimo tempo attendono un provvedimento che regoli e sostenga un settore economico ormai stremato.

E intanto le librerie chiudono scrive Rizzo: «2.332 punti vendita cessati in cinque anni, la distribuzione concentrata nelle mani di pochi, l’avanzata delle vendite online, mentre la nuova legge sugli sconti è ferma al palo».