Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta in Aula, alla Camera dei deputati, per la dichiarazione di voto a nome del Partito Democratico sul decreto scuola che intende garantire la continuità didattica, la stabilità per 8 milioni di alunni e per una comunità scolastica di più di 9 milioni di persone, assicurando certezze a chi investe nella scuola la propria professionalità e competenza.
Dichiarazione di voto PD sul decreto scuola
Intervento sul complesso degli emendamenti al decreto scuola
Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta in Aula alla Camera dei deputati sul complesso degli emendamenti al decreto scuola, affermando che il pacchetto di modifiche presentate dal Partito Democratico per migliorare il testo offre soluzioni concrete a problemi reali ed urgenti del sistema scolastico.
Un lavoro molto positivo e proficuo perché le modifiche introdotte recepiscono le istanze emerse nel confronto con i mondi della scuola, della ricerca, dell’università.
Decreto scuola: intervista a Flavia Piccoli Nardelli
Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Cultura alla Camera, è stata intervistata da Radio Radicale a margine della conferenza stampa di presentazione degli emendamenti della maggioranza al decreto scuola.
«I partiti della maggioranza, lavorando insieme, hanno trovato un accordo su un pacchetto di 13 emendamenti, tutti condivisi, che sono stati presentati per migliorare il Decreto Scuola».
Editoria: Nardelli (Pd), bene Martella, no a tagli e nuova legge di sistema
(ANSA) – ROMA, 29 OTT – «Le dichiarazioni programmatiche del sottosegretario per l’Editoria Andrea Martella rappresentano un cambio di paradigma per l’intero sistema rispetto al recente passato. Nel 2020 non ci saranno tagli e nel frattempo il differimento servirà per definire una nuova legge di sistema, con l’obiettivo di ridisegnare gli strumenti di sostegno ad uno dei pilastri della nostra democrazia, come il diritto all’informazione», afferma Flavia Piccoli Nardelli, capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, intervenendo alla conclusione dell’audizione del Sottosegretario Andrea Martella sulle linee programmatiche dell’attività di Governo in materia di editoria..
Editoria, Martella: intervento pubblico imposto dal pluralismo
«E’ necessaria una nuova cornice legislativa che favorisca l’accesso al sostegno economico pubblico a tutti soggetti editoriali … Occorre una legge di sistema per l’editoria, una legge 5.0 che ridefinisca la contribuzione diretta pubblica all’editoria. Ridisegnare il sistema per dare stabilità e certezza alle società editoriali» ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega per l’editoria, Andrea Martella, durante l’audizione sulle linee programmatiche dell’attività di Governo in materia di editoria svoltasi oggi davanti alla Commissione Cultura della Camera dei deputati.
Art bonus: 400milioni di donazioni e 13mila mecenati
«Investimento in cultura sia centrale nella valutazione della responsabilità sociale d’impresa»
Il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha risposto alla Camera ad un’interrogazione di Flavia Piccoli Nardelli (Art bonus question time 22ott19) che chiedeva gli ultimi dati sui risultati finora raggiunti dalle erogazioni liberali in favore della cultura e dello spettacolo previste dall’art bonus, il credito di imposta del 65 per cento per le donazioni a favore del patrimonio culturale.
Il Ministro Franceschini ha ricordato che «la norma è stata introdotta nel nostro ordinamento con un voto molto largo del Parlamento nel 2014, prima con un oggetto più limitato – gli interventi sui beni culturali pubblici – poi, con alcuni interventi successivi, estesa anche ad altri campi, compresi le fondazioni lirico-sinfoniche, teatri di tradizione e in ogni occasione il Parlamento ha immaginato la possibilità di estenderla ad altri settori.
Audizione del Ministro dell’istruzione Lorenzo Fioramonti
Fioramonti, sicurezza, innovazione, sostenibilita’ Queste le linee della mia azione
Il Ministro della Pubblica Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha illustrato alle commissioni riunite Istruzione e Cultura di Camera e Senato le linee programmatiche del suo dicastero.
Il Ministro ha iniziato il proprio intervento affermando che «la visione del Miur puo’ essere rappresentata da tre parole: sicurezza, innovazione e sostenibilita’. Saranno al centro della la mia azione».
Audizione del Ministro Franceschini in Commissione Cultura
Il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha presentato al Parlamento le linee programmatiche del suo nuovo mandato, il secondo alla guida del Dicastero, nel corso della sua audizione in Commissione Cultura alla Camera, evidenziando che «è un passaggio non solo formale e dovuto ma momento molto utile per ascoltare le osservazioni e i suggerimenti dei gruppi parlamentari all’inizio di un percorso di governo».
Il Ministro ha cominciato il proprio intervento asserendo che «una delle grandi sfide è quella di far diventare le politiche della cultura centrali nelle scelte strategiche del Paese, del Parlamento e del Governo … Non è un discorso retorico, sicuramente il patrimonio culturale materiale e immateriale, del passato e del presente, è una delle grandi peculiarità, uno dei punti forza del paese e una delle grandi opportunità di investimento e valorizzazione … È uno dei terreni, merce rara in questo periodo, in cui si potrebbe arrivare a convergenze e rapporti positivi tra maggioranza e opposizione».
Il Ministro ha poi ringraziato il suo predecessore Alberto Bonisoli per il lavoro svolto assicurando che «non farò alcuna controriforma della controriforma (come è stato chiamato il lavoro del ministro Bonisoli). Non c’è stata una controriforma della riforma dei Beni culturali. Ci sono stati dei correttivi, alcuni li condivido altri meno, ma i cardini di quella riforma sono rimasti».