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Il sottosegretario Cesaro risponde su Pompei

Antimo Cesaro, sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ha risposto al question time della VII Commissione della Camera, che gli è stato posto dal capogruppo del PD della Commissione on. Maria Coscia, sullo stato di avanzamento del “Grande Progetto Pompei” e in particolare sugli adempimenti del progetto nei riguardi dell’Unione Europea.

Si riporta, di seguito, il testo della risposta del Sottosegretario.

“A tale proposito in primo luogo evidenzio che, alla data del 31 dicembre 2015, nell’ambito dei 5 Piani (Opere, Conoscenza, Sicurezza, Capacity building, Fruizione e comunicazione) costituenti il Grande Progetto Pompei, erano stati attivati complessivamente 76 interventi.

Di questi, 42 erano stati conclusi, 23 erano in corso, 9 erano in fase di avvio e 2 in fase di gara.
Sul Piano finanziario, alla medesima data, dei complessivi 105 milioni di euro stanziati, erano stati spesi effettivamente circa 40 Milioni di euro, a valere sulle risorse del POIn «Attrattori Culturali Naturali e Turismo» FESR 2007-2013.

Alla fine di dicembre del 2015 quindi, le attività di restauro e messa in sicurezza hanno consentito di restituire alla pubblica fruizione 10-13 domus (numero variabile perché riferito al diverso periodo dell’anno).

La Commissione Europea, con la Decisione C(2016) 1497 del 10 marzo 2016, ha sancito la suddivisione del Grande Progetto Pompei in due fasi, la seconda delle quali, dal primo gennaio 2016, a valere sulle risorse del PON «Cultura e Sviluppo» 2014-2020.

Fino ad oggi, dei 34 interventi transitati nella seconda fase (ossia i 76 avviati meno i 42 conclusi al 31 dicembre 2015 del quale vi accennavo sopra), ne sono stati conclusi 17, sono in attesa di avvio 4 interventi e 13 sono in corso di esecuzione. Peraltro, alcuni di questi ultimi saranno completati già nei primi mesi dell’anno in corso.

La somma spesa nel 2016 è stata di 17,7 milioni di euro, ma nei primi giorni del 2017 questa somma è già salita a quasi 22 milioni di euro, che, sommati a quelli già spesi fino al dicembre 2015, porta il totale della cifra spesa a quasi 62 milioni di euro.

Le attività di restauro e messa in sicurezza hanno consentito, nel corso del 2016, di restituire alla pubblica fruizione ulteriori 25 domus, che, sommate a quelle rese disponibili nel 2015, porta ad un totale di quasi 40 domus aperte alle visite grazie agli interventi in questione. A queste a breve si sommeranno altre domus, prima fra tutte la celebre domus dei «casti amanti», che sarà resa definitivamente accessibile, dopo la prima apertura di questi giorni, nei prossimi mesi.

Evidenzio, inoltre, che il CIPE, con delibera del 1 maggio 2016, ha stanziato 40 milioni di euro per il completamento del Grande Progetto Pompei. Tali fondi sono stati destinati alla realizzazione di specifici interventi correlati alla più ampia realizzazione del Grande Progetto, tra i quali, quello finanziariamente più impegnativo costituito dalla messa in sicurezza della Insula Mendionalis.

Gli importanti risultati conseguiti in questi mesi, che hanno avuto un’eco internazionale, contribuendo in maniera decisiva all’aumento di visitatori, passati in quattro anni dai 2,3 del 2012 a più di 3,2 milioni nel 2016, sono stati fortemente apprezzati dalla Commissione europea.

In particolare, nel corso della visita agli scavi del Commissario Cretu dello scorso 9 febbraio è stata manifestata tutta la soddisfazione delle istituzioni europee per la restituzione alla pubblica fruizione di testimonianze tanto importanti della civiltà classica.

In occasione di tale visita, peraltro, il Ministro Franceschini ha ricevuto nota formale da parte della Commissione europea della sospensione dell’interruzione dei pagamenti del Poin attrattori culturali naturali e turismo 2007/2013.

Saranno, in questo modo, disponibili risorse per il completamento degli interventi in corso e per accelerare il pagamento delle imprese e delle maestranze impegnate nelle attività in questione.