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La cultura rilancia Genova, ma nessuno può più fare da solo

Ripubblico un mio breve intervento, che ho fatto venerdì 9 settembre a Genova, riportato da La Repubblica -cronaca di Genova e da Repubblica Facebook live

“Musei e biblioteche non possono più andare avanti in autonomia. Serve un progetto comune, una rete per rilanciare la città, dai teatri ai palazzi”. Innovazione e cultura per il futuro di Genova. Flavia Piccoli Nardelli, presidente Commissione Cultura alla Camera, nella sua giornata genovese non tralascia nulla. In mattinata la visita all’Istituto Italiano di Tecnologia e a un’azienda tecnologica del ponente , nel pomeriggio tappa alla biblioteca universitaria e a Palazzo Reale. “E’ proprio questa la forza di Genova – spiega in diretta a Repubblica Fb live – Da una parte l’innovazione più avanzata, anche su progetti virtuali applicati ai beni culturali, dall’altra il recupero museale e la riscoperta di palazzi e tesori rappresentano un volano turistico da sfruttare al meglio. Due realtà che devono imparare a comunicare tra loro”.

Un dibattito aperto affrontato anche alla festa del Pd nell’incontro “La cultura per Genova: idee, progetti e risorse per la città “ . Un confronto aperto con l’assessore comunale alla Cultura Carla Sibilla e rappresentanti di Palazzo Ducale, il Museo del Mare e i teatri cittadini.
“Fino a qualche anno fa si poteva contare su risorse statali, contributi degli enti locali e delle fondazioni bancarie- continua la presidente della Commissione Cultura – Oggi il sistema è cambiato. Ci sono nuove forme di mecenatismo con un sistema di defiscalizzazione che raggiunge anche il 65 % per chi dona nel mondo dei beni culturali. Un progetto che coinvolge anche i privati cittadini . Persone comuni che con un piccolo contributo si sentono partecipi del recupero della propria città”.