BEGIN TYPING YOUR SEARCH ABOVE AND PRESS RETURN TO SEARCH. PRESS ESC TO CANCEL

A chi compete la cultura? Il problema della riforma delle Province

L’imminente entrata in vigore della riforma delle Province italiane (cosiddetta “Legge Delrio” del 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle citta’ metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”) rischia di mettere in serio pericolo l’esistenza di centinaia di musei, biblioteche e archivi presenti in tutta Italia. Secondo le nuove disposizioni che riformano gli enti provincia, infatti, tutti i beni e servizi culturali fino ad ora di competenza provinciale dovranno essere presi in carico, finanziati e amministrati da altri Enti che, finora, non sono ancora stati identificati.

chi-compete-la-culturaA tutt’oggi, centinaia di prestigiosi istituti culturali, musei archivi e biblioteche, distribuiti su tutto il territorio nazionale, insieme ai loro utenti, ancora non sanno “se”, “quando” e “come” avverrà tale riassegnazione e quindi a “quale ente” sarà assegnata la loro competenza: chi sarà chiamato a finanziarli, a occuparsi delle loro attività e prendersi carico del loro personale. Il rischio è che per molti beni culturali vadano incontro a una drammatica chiusura o a un drastico ridimensionamento di attività e servizi.

Le principali associazioni di Musei, Archivi e Biblioteche, riunite nella sigla MAB (Coordinamento che riunisce Musei – Archivi – Biblioteche), hanno lanciato un “appello” al governo ed ai soggetti istituzionali competenti sui pericoli che l’applicazione della riforma delle Province può comportare per tutto il patrimonio nazionale.

Pubblichiamo di seguito l’appello

Appello per il futuro delle biblioteche, dei musei, degli archivi, delle reti e degli istituti culturali delle Province italiane

Le organizzazioni fondatrici del Coordinamento MAB – AIB, ANAI e ICOM – sono vivamente allarmate dei gravi pericoli che incombono sulla sorte dei servizi culturali direttamente svolti dalle Province e di quelli finora da esse sostenuti con interventi basati su competenze delegate dalle Regioni in materia di musei e biblioteche, e indirettamente anche di archivi, a seguito della riforma delle Province italiane (L. 56/2014).

Per questo MAB ha sostenuto e sostiene la petizione on line “A chi compete la cultura?”, che al 3 marzo 2015 hamab logo ottenuto 2355 firme on line e ne condivide gli obiettivi:

  1. salvare il funzionamento di centinaia di musei, biblioteche, archivi, istituti e sistemi culturali in tutta Italia, fino a oggi di competenza delle Province;
  2. tutelare il patrimonio da loro conservato e valorizzato (collezioni museali, beni librari e documentali, archivi multimediali, fondi storici);
  3. garantirne l’apertura, la continuità e la qualità dei servizi e la loro preziosa attività (mostre, esposizioni, eventi culturali, incontri, didattica, prestiti librari, informatizzazione e digitalizzazione, promozione territoriale, scambi culturali);
  4. tutelare e conservare gli edifici che li ospitano, spesso essi stessi di enorme valore;
  5. garantire il funzionamento delle tante reti e sistemi che gravitano attorno ad essi, per i quali coordinano servizi avanzati e diffusi al territorio;
  6. salvaguardare le competenze di centinaia di operatori culturali e gli anni investiti in ricerca, conservazione e valorizzazione, senza disperderne le professionalità in altri incarichi e funzioni;
  7. ottimizzare la gestione finanziaria di questi istituti senza effettuare tagli lineari ma attraverso un’azione di trasparenza, razionalizzazione delle spese e valorizzazione del merito;
  8. garantire continuità ai progetti europei e agli accordi nazionali e internazionali che questi istituti culturali hanno in essere, tutelando gli investimenti pubblici e privati degli ultimi anni;
  9. garantire che gli enti e le istituzioni chiamati a decidere sulla gestione dei beni culturali delle Province riformate non effettuino valutazioni “politiche” ma “tecniche”, all’interno di una visione il più possibile strategica e condivisa;
  10. invitare ai tavoli decisionali in tutta Italia i rappresentanti delle principali associazioni professionali della cultura (ICOM, AIB, ANAI).

Le organizzazioni del Coordinamento MAB si riconoscono nelle posizioni assunte da ANCI e UPI là dove esse prevedono che la gestione dei beni e delle attività culturali debba essere “di norma attribuito ai Comuni”, e ritengono altrettanto “essenziale ed imprescindibile sviluppare – e non smantellare – le azioni di sistema che le Province e Città metropolitane svolgono a supporto degli istituti culturali locali, in particolare per quelli situati nei Comuni più piccoli.

Ritengono che pensare a funzioni gestionali o sistemiche trattenute dalle Regioni sia in linea di principio inopportuno tanto sul piano tecnico, quanto dal punto di vista della sostenibilità economica, ma ritengono che possa prospettarsi anche questa soluzione nei casi in cui si riveli l’unica praticabile stante la diversità dei casi e la situazione specifica attuale.

Condividono la valutazione di ANCI e UPI che “l’ancoraggio al livello istituzionale della nuova Provincia di reti bibliotecarie, sistemi bibliotecari, sistemi museali e reti archivistiche – considerata anche la loro natura di funzioni strumentali e di strumenti di valorizzazione di istituti di titolarità comunale – è reso possibile dalla legge Delrio in virtù di una precisa attribuzione da parte della Regione oppure della volontà manifestata dai comuni singoli o associati attraverso le forme associative di cui al comma 89, tenuto conto di quanto stabilito dalla legge di stabilità”.

Sottolineando la gravissima situazione complessiva e in particolare quella del Centro-Sud, dove sono ubicati in gran numero biblioteche e musei provinciali oggi a rischio di chiusura, suggeriscono, come ANCI e UPI, di “studiare formule gestionali e modalità di sostegno al Comune capoluogo interessato affinché il servizio bibliotecario o museale possa essere garantito”, tenuto anche conto che le Regioni hanno competenza sui musei e sulle biblioteche di ente o interesse locale e indirettamente sugli archivi storici a queste affidati.

Le organizzazioni riunite in MAB si appellano pertanto al Presidente e al Sottosegretario del Consiglio dei Ministri, ai Ministri più direttamente interessati e al Presidente della Conferenza delle Regioni, affinché, entro i tempi previsti dalla legge:

  • operino nelle sedi istituzionali deputate a concertare con le Associazioni degli Enti locali soluzioni valide per l’intero territorio nazionale, da articolarsi successivamente sul piano regionale;
  • scongiurino il rischio di interrompere servizi pubblici rilevanti quali le biblioteche, i musei, le reti e gli istituti provinciali;
  • predispongano soluzioni organiche alla loro gestione nel quadro dei nuovi scenari istituzionali in corso di definizione;
  • offrono la loro collaborazione, sia a livello nazionale sia a livello regionale, per analizzare ed elaborare un’adeguata soluzione;
  • si riservano di sviluppare la più ampia mobilitazione a sostegno delle biblioteche, dei musei, delle reti e degli istituti provinciali.

Enrica Manenti Presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche

Marco Carassi Presidente dell’Associazione Nazionale Archivistica Italiana

Daniele Jalla Presidente del Comitato Nazionale di ICOM

Lascia un commento

Please be polite. We appreciate that. Your email address will not be published and required fields are marked