PD, una nuova legge per il libro

Articolo pubblicato su Democratica.it il 23 gennaio 2018

Tante sono le ragioni per chiedere con forza una nuova legge in favore del libro, ma molto invece va anche riconosciuto a quanto è stato fatto in questi anni

Indici di lettura bassissimi, librerie che chiudono, biblioteche in difficoltà comprese quelle scolastiche, Saloni del libro in contrasto fra loro, l’immagine è quella di un mondo, quella della filiera del libro, in forte sofferenza. Ne ha parlato con molta competenza Nicola Lagioia su la Repubblica, lo ha confermato Giovanni Solimine sul medesimo quotidiano. È proprio così?

Ce ne siamo occupati in Commissione Cultura della Camera durante tutto il corso della legislatura, prima con una proposta di legge condivisa da più forze politiche e di cui il PD è stata l’anima. Poi, più recentemente, con un’indagine conoscitiva sulle buone prassi della diffusione culturale.

Superare la crisi. Le proposte di legge per il libro. Le iniziative possibili

Venerdì 19 maggio, alle ore 12:00, Flavia Piccoli Nardelli interverrà all’incontro SUPERARE LA CRISI. LE PROPOSTE DI LEGGE PER IL LIBRO. LE INIZIATIVE POSSIBILI, organizzato all’interno della 30^ edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino, presso la Sala Editoria, Padiglione 1 del Lingotto di Torino.

Al convegno partecipano: Paolo Ambrosini (Presidente Associazione librai italiani), Roberto Calari (presidente dell’Alleanza Cooperative Italiane), Cristina Giussani (Presidente presidente Sindacato italiano librai e cartolibrai), Bruno Mari (Vicepresidente Giunti Editore), Federico Motta (Presidente Associazione italiana editori), Andrea Palombi (Direttore editoriale Nutrimenti).

Il programma dell’incontro è scaricabile dal sito del Salone del Libro di Torino.

Manovra, Piccoli Nardelli: Non solo tagli, ma anche opportunità

L’agenzia giornalistica AgCult mi ha intervistato sulle misure economiche previste dalla manovra finanziaria in discussione alla Camera. L’intervista è stata pubblicata il 10 maggio 2017. Di seguito il testo.
«“Considerare la Manovra non solo come un discorso di tagli, ma anche di opportunità sulle questioni aperte”. La Commissione Cultura della Camera ha espresso parere favorevole alla Manovra prevedendo però alcune condizioni. A cominciare dall’invito affinché “i risparmi di spesa possano essere rimodulati a discrezione dei ministeri interessati”: Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.