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Valorizzazione e potenziamento dei percorsi di cittadinanza e costituzione

Il Partito Democratico ha depositato al Senato e alla Camera dei deputati una proposta di legge per il potenziamento delle competenze legate ai percorsi di cittadinanza e Costituzione, insegnamenti spesso trascurati che rappresentano, invece, un elemento fondamentale nel percorso di crescita di ogni ragazzo.

Infatti, siamo convinti che uno dei compiti più importanti della scuola sia quello di sviluppare negli studenti competenze di cittadinanza attiva ispirate ai valori della responsabilità, legalità, partecipazione, inclusione e solidarietà. Per questo, crediamo che il potenziamento di nuovi strumenti di conoscenza legato anche all’approfondimento in tutte le scuole della nostra Costituzione possa contribuire al sostegno di una cittadinanza europea attiva e consapevole, che si fondi sulla conoscenza e sul rispetto delle norme a fondamento del nostro vivere comune e che in futuro permetta ai ragazzi di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa

La proposta di legge presentata si pone l’obiettivo di rafforzare, come raccomandato anche dalla UE, le competenze di cittadinanza degli studenti e una conoscenza più approfondita delle istituzioni che riavvicini i giovani alla responsabilità pubblica, ai diritti e ai doveri di ogni cittadino, alle regole della comunità in cui vivono.

Si ritiene, dunque, necessario valorizzare e potenziare i percorsi di cittadinanza e costituzione in modo coerente con l’autonomia scolastica introducendo l’insegnamento di cittadinanza e costituzione. Le competenze di cittadinanza sono competenze trasversali, non possono essere maturate da uno studente solo grazie alla tradizionale lezione in classe affidata a un unico insegnante per un’unica ora settimanale.

Il responsabile della formazione di un buon cittadino, capace di esercitare i suoi diritti e consapevole dei suoi doveri, non è solo il docente di diritto o di storia e filosofia, ma lo sono tutti i docenti, non solo per quel che riguarda la possibilità di attivare percorsi disciplinari trasversali o interventi didattici non curricolari, ma anche per l’esempio fornito in classe per quel che riguarda lo spirito civico e la difesa delle istituzioni.

In secondo luogo, l’insegnamento-apprendimento dei percorsi di cittadinanza può essere più efficace in un’ottica transdisciplinare e con la progettazione di compiti di realtà che coinvolgano diverse materie. Si ritiene che la lezione tradizionale, basata su contenuti, non sia lo strumento migliore per favorire competenze complesse come quelle di cittadinanza, anzi essa potrebbe sembrare una proposta riduttiva, non all’avanguardia e non in linea rispetto ai numerosi passi in avanti che la scuola italiana sta facendo segnare. Sarebbe da evitare l’ulteriore carico di materie di un curricolo scolastico tra i più complessi sul panorama europeo. Oggi, vi sono numerosissime esperienze didattiche non per forza curricolari che vengono spesso adottate con successo dai consigli di classe o perseguite con tutti gli strumenti previsti dall’autonomia scolastica, anche in collaborazione con altre istituzioni.

Il quadro normativo attuale prevede i seguenti punti di riferimento:

  • L. 169/2008, art. 1, che istituisce Cittadinanza e Costituzione nel primo e secondo ciclo di istruzione.
    Per il primo ciclo:
  • DPR 89/2009, riordino primo ciclo: art. 4 c. 9 (primaria), art. 5 c. 6 e 9 (second. I grado);
  • DM 254/2012, Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo.
    Per il secondo ciclo:
  • i DPR 87, 88, 89 del 2010, che riordinano rispettivamente professionali, tecnici e licei, e i corrispondenti PECUP (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente) in allegato; il d.lgs. 61/2017 per i nuovi professionali, sempre con allegato;
  • le linee guida per i professionali e i tecnici e le indicazioni nazionali per i licei (DM 211/2010).

Infine, per la valutazione:

  • per il primo ciclo, il d.lgs 62/2017 (e DM 741/2017);
  • per il secondo ciclo il DPR 122/2009 per gli scrutini intermedi e finali, il d.lgs 62/2017 per l’Esame di Stato.

La situazione che ne emerge è questa: Cittadinanza e Costituzione non è presente come una disciplina a sé stante, ma le sue attività e insegnamenti coinvolgono in modo trasversale tutti gli ambiti disciplinari; allo stesso tempo, è inserita nelle aree disciplinari storico-geografica (secondaria I grado), storico-sociale e giuridico-economica (istituti professionali e tecnici), storico-geografica, storica e filosofica (licei). Per la primaria non c’è un riferimento a un’area disciplinare. La conseguenza è che in ogni grado e ordine mancano dei chiari risultati di apprendimento da realizzare.

La proposta di legge mantiene la trasversalità dei percorsi di Cittadinanza e Costituzione, ma rafforza al contempo questo insegnamento, introducendo il voto, cioè una valutazione specifica dei risultati di apprendimento.

ARTICOLATO

Art. 1
(Insegnamento di Cittadinanza e Costituzione)

1. All’articolo 1 del decreto legge 137/08, come modificato dalla legge 169/08, è aggiunto il seguente comma:

1 ter. E’ istituito l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” nella scuola primaria, nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado. Il predetto insegnamento è impartito in modo trasversale, coinvolgendo tutti i docenti contitolari di ciascuna classe, secondo modalità definite da ciascuna Istituzione Scolastica nell’ambito dell’autonomia didattica di cui la stessa è dotata. L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è oggetto di autonoma valutazione, definita a livello collegiale, in sede di scrutinio, dai docenti contitolari della classe.

2. Conseguentemente:
a) il comma 6 dell’art. 5 del DPR 89/09 è sostituito dal seguente:

6. L’insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è impartito secondo le disposizioni dettate dal comma 1 ter dell’articolo medesimo.

b) il comma 9 dell’art. 5 del DPR 89/09 è sostituito dal seguente:

9. L’insegnamento di «Cittadinanza e Costituzione», previsto dall’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 169 del 2008, è impartito secondo le disposizioni dettate dal comma 1 ter dell’articolo medesimo.

c) il quinto capoverso, punto 2, allegato A al DPR 87/10 è sostituito dal seguente:

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e sono impartiti in base a quanto previsto dal comma 1 ter di detto articolo.

d) il quinto capoverso, punto 2, allegato A al DPR 88/10 è sostituito dal seguente:

Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” di cui all’art. 1 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e sono impartiti in base a quanto previsto dal comma 1 ter di detto articolo.

e) il comma 7 dell’art. 10 del DPR 89/10 è sostituito dal seguente:

7. Le attività e gli insegnamenti relativi a «Cittadinanza e Costituzione», di cui all’articolo 1 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e sono impartiti in base a quanto previsto dal comma 1 ter di detto articolo

3. L’istituzione dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” non modifica i quadri orari disciplinari e non comporta alcun aggravio di spesa.

ART. 2
(Articolazione valutazione dell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione)

1. In relazione all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”
a) il Piano Triennale dell’Offerta Formativa delle Istituzioni Scolastiche esplicita le competenze attese, gli obiettivi di apprendimento e le relative modalità di valutazione, in relazione a quando previsto dal Decreto Ministeriale di cui all’ art 4 della presente legge.
b) I consigli di classe e di interclasse definiscono le attività da svolgersi durante ciascuna anno scolastico, avendo cura di coinvolgere tutti i docenti contitolari della classe

2. La valutazione intermedia e finale dell’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” viene espressa con un voto, definito collegialmente dall’intero consiglio di classe. Il voto compare quale voto distinto nella scheda di valutazione di ciascun alunno.

3. L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è oggetto del colloquio di esame previsto nell’ambito degli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione e degli esami di stato conclusivi del secondo ciclo di istruzione.

ART. 3
(Utilizzazione dell’organico dell’autonomia)

1. Nell’ambito della propria autonomia le Istituzioni Scolastiche utilizzano i docenti dell’organico dell’autonomia nell’ambito dei percorsi di studio e delle attività previste per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”.

Art. 4
(Definizione degli obiettivi di apprendimento e dei traguardi per lo sviluppo delle competenze relative all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione)

1. Entro il termine di 90 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con proprio decreto, anche modificando ed integrando le indicazioni nazionali in vigore, definisce, a livello nazionale, gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze relativi all’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”

Art. 5
(Entrata in vigore)

1. Le disposizioni previste dalla presente legge entrano in vigore dall’anno scolastico 2019/2020. A tal fine le Istituzioni Scolastiche integrano i rispettivi Piani Triennali dell’Offerta Formativa, in base a quanto previsto dal precedente art. 2 comma 1, entro il 30 giugno 2019.