PNRR: audizione del Ministro dell’Istruzione Bianchi

Il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, è stato audito dalla Commissione Cultura della Camera nell’ambito dell’esame della Relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Per la scuola e l’istruzione nel Pnrr ci sono «12,1 miliardi, di cui 10 essenzialmente in edilizia, e i restanti per il Piano ‘Scuola 4.0’, cioè la possibilità di dotare tutte le nostre scuole del pieno utilizzo di tutta la gamma di strumenti tecnologici. Poi ci sono 5,46 miliardi sulle competenze», ha precisato il Ministro.

Cultura e PNRR, Pd: ok Franceschini, programma ampio tutela e valorizzazione

(ANSA) – ROMA, 09 FEB – «L’audizione svolta oggi in commissione Cultura dal ministro Franceschini è stata di grande interesse, ha dato la misura del momento fondamentale che stiamo vivendo e del ruolo fondamentale che la cultura ha all’interno del Pnrr. Il programma di interventi che abbiamo di fronte è amplissimo, e potenzialmente in grado di assicurare la tutela, la valorizzazione e nuove forme di fruizione all’intero patrimonio culturale del nostro Paese», lo dichiarano in una nota congiunta Flavia Piccoli Nardelli, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera, e Michele Nitti deputato Pd della commissione Cultura.

Sul colle più alto. L’elezione del presidente della Repubblica dalle origini a oggi.

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta alla presentazione del libro “Sul colle più alto. L’elezione del presidente della Repubblica dalle origini a oggi” di Valdo Spini, già ministro e deputato, attualmente presidente della Fondazione Circolo Rosselli, promossa da Forgiareidee, associazione nata a Vicenza nel 2012, punto di incontro, di confronto e di discussione su tematiche che riguardano la politica, la cultura, l’economia e la società in generale.

Pd: l’Agorà sulla cultura patrimonio della comunità

Roma, 18 dic – (Nova) – «Ieri si è svolta un’importante agorà democratica dal titolo “Cultura: patrimonio della comunita”. Abbiamo voluto promuovere questa iniziativa interamente dedicata ai temi culturali con il coinvolgimento di diversi parlamentari e tantissimi intellettuali, accademici, uomini e donne impegnati in diversi ambiti culturali – biblioteche, archivi, musei, teatri, spettacolo, economia della cultura – per riattivare un dibattito articolato sullo stato e sulle prospettive future del nostro patrimonio materiale ed immateriale», hanno dichiarato in una nota i deputati Michele Nitti e Flavia Piccoli Nardelli, del Partito Democratico.

“L’Italia in scena”, presentazione a “Più libri più liberi”

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta alla manifestazione Più libri più liberiFiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, per la presentazione del libro di Federico Mollicone “L’Italia in scena. La cultura, l’innovazione, la pandemia. Tre anni di battaglie fuori e dentro il Palazzo per costruire la Destra di governo, I Libri del Borghese 2021, una rilettura  dei mutamenti che il periodo pandemico ha generato nel contesto del consumo culturale.

AICI: Le regioni, gli istituti di cultura e le politiche culturali del territorio nel quadro del PNRR

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta al Convegno promosso dall’Associazione delle Istituzioni di cultura Italiane “Le Regioni, gli istituti di cultura e le politiche culturali del territorio nel quadro del PNRR”, un momento di riflessione e confronto su un tema di particolare attualità, anche per quanto riguarda le problematiche relative all’attuazione del PNRR sul territorio.

BookCity: sfogliare/cliccare

Flavia Piccoli Nardelli è intervenuta al convegno “Sfogliare / Cliccare – Affettività, sviluppo cognitivo e relazionale nell’era del digitale (e della pandemia)”, organizzato dalla Federazione Carta Grafica a BookCity 2021 e svoltosi presso la Sala Buzzati della Fondazione Corriere della Sera.

L’ impatto dell’eccesso di digitale nella vita della next generation ha travolto la società con una rapidità e una profondità alla quale non si era preparati. Il supporto analogico e il libro sono strumenti che possono aiutare ad arginare alcune patologie legate all’eccesso di digitale, soprattutto nelle nuove generazioni, ma occorre ripensare i modelli educativi a scuola, come in famiglia.