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Dantedì, la giornata celebrativa di Dante Alighieri

È iniziata oggi alla Camera dei deputati la discussione delle mozioni per l’istituzione di una giornata celebrativa in occasione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri (1321-2021), il padre della lingua italiana e l’autore della Divina Commedia, opera riconosciuta tra i maggiori capolavori della letteratura mondiale.

Lo scorso aprile Paolo Di Stefano, dalle pagine del Corriere della Sera ha proposto di istituire una Giornata in suo nome: il Dantedì (termine coniato con il linguista Francesco Sabatini). «Dopo sette secoli – scrive Di Stefano – sembra il momento di uno scatto d’orgoglio tutto italiano».

Con la mozione n. 1-00245 presentata dal Partito Democratico, a prima firma Flavia Piccoli Nardelli, si chiede al Governo, in occasione della celebrazione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri nel 2021, di favorire e sostenere l’istituzione di una giornata celebrativa in onore dell’opera e della vita del Sommo Poeta, al fine di valorizzare lo studio e la diffusione della lingua italiana nel mondo.

Inoltre, al fine di divulgare e valorizzare un patrimonio culturale unico e universale, impegna il governo a coordinare la realizzazione di un percorso, commisurato alla rilevanza culturale della personalità celebrata, mirato all’arricchimento dell’offerta culturale in termini di formazione, ricerca, divulgazione e conoscibilità delle opere dantesche.

Mozione 1-00245
presentata da Flavia PICCOLI NARDELLI
testo di lunedì 30 settembre 2019, seduta n. 229

La Camera, premesso che:

nel 2021 ricorre il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il padre della lingua italiana e l’autore della Divina Commedia, opera riconosciuta tra i maggiori capolavori della letteratura mondiale;

in vista dell’importante anniversario, il Corriere della Sera ha proposto che Dante Alighieri abbia una sua Giornata sul calendario «Dopo sette secoli – scrive Di Stefano – sembra il momento di uno scatto d’orgoglio tutto italiano»;

la proposta ha raccolto molte adesioni: dall’Accademia della Crusca alla Società Dante Alighieri, dalla Società dantesca all’Associazione degli italianisti;

fissare una giornata dantesca, considerata la rilevanza culturale della personalità celebrata, risulta oggi, per il mondo accademico e culturale, quasi inevitabile;

Alberto Casadei, autore di una recente raccolta di saggi danteschi (Dante. Altri accertamenti e punti critici), precisa: «Nel 2021 l’attenzione internazionale verso Dante sarà fortissima e va individuato un giorno specifico per ricordare uno dei pochi autori noti a livello davvero globale, come dimostrano per esempio le sue rivisitazioni manga proposte da Go-Nagai o le versioni in video di Peter Greenaway e di Raoul Ruiz»;

una prova che il Sommo Poeta può essere annoverato tra quanti hanno contribuito a costruire la civiltà europea, e poi occidentale, la fornisce Thomas Eliot in un saggio del 1950, esprimendo un concetto molto chiaro e moderno sulla figura e l’importanza delle opere dantesche: «il poeta più universale che abbia scritto in una lingua moderna. Dante, pur essendo un italiano, è prima di tutto un europeo». Eliot prosegue sottolineando che Dante in materia di visione del mondo la pensava come altri esponenti della cultura europea, ma mentre di alcuni si può sottolineare il carattere nazionale («Alberto Magno era tedesco, Abelardo era francese, Ugo e Riccardo di san Vittore scozzesi»), nel caso del fiorentino invece la sua cultura «non è quella di un paese europeo, ma dell’Europa»;

nel corso della XVII legislatura il Parlamento ha approvato, a larghissima maggioranza, la legge 12 ottobre 2017, n. 153, «Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri»;

il disegno di legge è stato presentato dall’allora Governo con l’intento appunto di garantire adeguato risalto nazionale e internazionale alla celebrazione della vita, del pensiero e delle opere di un poeta e di due artisti di straordinaria importanza, attraverso le attività di alto valore scientifico programmate e attuate da tre Comitati nazionali, con forti e positivi riflessi sulla conoscenza scientifica e sulla ricerca;
l’approvazione della suddetta legge ha permesso di avviare una misura ulteriore e speciale rispetto alla sola legge n. 420 del 1997 che avrebbe sì consentito al Ministero di tutelare e valorizzare la tradizione culturale italiana attraverso l’istituzione e il sostegno economico dei comitati nazionali celebrativi, ma con minori risorse e in tempi di coordinamento molto lunghi;

a ciascun comitato è stato, infatti, attribuito un contributo di euro 1.150.000, per il periodo dal 2018 al 2021, per complessivi euro 3.450.000;

nello specifico, il Comitato nazionale per le celebrazioni dei settecento anni dalla morte di Dante Alighieri nel 2021 ha avviato i suoi lavori e raccolto le proposte di progetto di associazioni, enti locali, musei, istituti e realtà culturali per promuovere e ricordare questa importante ricorrenza;

in occasione del recente discorso di insediamento, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha citato il settimo centenario della morte di Dante Alighieri come un’occasione imperdibile per l’Italia, sottolineando l’importanza di preparare il nostro Paese a celebrarlo nel miglior modo possibile: «Anche sul terreno culturale dovremo promuovere l’Italia e il nostro brand, anche culturale, nel mondo. Valorizzando attraverso gli istituti di cultura lo studio e la diffusione della lingua italiana e se mi permettete preparandoci in questo modo nel modo migliore a celebrare il settimo centenario della morte di Dante Alighieri nel 2021»,

impegna il Governo:

1) in occasione della celebrazione del settimo centenario della morte di Dante Alighieri nel 2021, a favorire e sostenere l’istituzione di una giornata celebrativa in onore dell’opera e della vita del Sommo Poeta, al fine di valorizzare lo studio e la diffusione della lingua italiana nel mondo;

2) al fine di divulgare e valorizzare un patrimonio culturale unico e universale, a coordinare la realizzazione di un percorso, commisurato alla rilevanza culturale della personalità celebrata, mirato all’arricchimento dell’offerta culturale in termini di formazione, ricerca, divulgazione e conoscibilità delle opere dantesche.

(1-00245) «Piccoli Nardelli, Di Giorgi, Prestipino, Ciampi, Rossi, Carnevali, Madia, Berlinghieri, Serracchiani, Sensi, Siani».