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Franceschini: legge promozione lettura è importante passo avanti

Dario Franceschini, Ministro per i beni culturali, è intervenuto al Senato a sostegno della legge per la promozione e il sostegno della lettura, assicurando che il provvedimento non sarà certamente l’ultimo in materia perché l’editoria ha urgenza di interventi che sostengano complessivamente il settore del libro, sul modello della legge del cinema.

FRANCESCHINI, ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo. Signor Presidente, grazie davvero: mi fa particolarmente piacere che su un argomento così importante possa prevalere il merito – com’è avvenuto nel voto alla Camera e anche nel percorso che ha accompagnato l’approvazione della legge – e che per una volta, dato che tradizionalmente è sempre merce rara, possa prevalere la valutazione sulla bontà del provvedimento rispetto alla normale e fisiologica dialettica e allo scontro tra maggioranza e opposizione.

In effetti, tutti sappiamo che l’Italia registra un divario molto forte – di cui ha parlato molto bene il relatore adesso – rispetto al tasso di lettura di altri Paesi, anche europei, che hanno una popolazione simile alla nostra: c’è molto da recuperare. È un lavoro lungo e difficile che parte dalle scuole e da una serie di politiche a sostegno della lettura e del libro. Va colmato un ritardo storico e quindi tutte le misure che vanno in questa direzione sono utili.

A questo tema strategico si aggiunge un tema diventato urgente negli ultimi anni: quello di salvaguardare le piccole librerie, che sono non soltanto luoghi in cui si vendono libri ma, molto spesso, spazi che tengono vive e animate zone della città che non hanno luoghi di incontro sociale, o paesi, che hanno nella libreria un punto di riferimento culturale. (Applausi dal Gruppo PD).

Per questo motivo, sono importanti le misure contenute nel provvedimento: dallo sconto del 5 per cento alle misure per la promozione della lettura, oltre all’aumento del tax credit per le librerie, che è stato introdotto due anni fa nel nostro ordinamento e ha portato un vantaggio consistente per più di 700 librerie, che hanno usufruito di questa agevolazione in una situazione di grande difficoltà. Quindi, aumentano le risorse a disposizione e aumenterà la possibilità per le piccole librerie di restare sul mercato anche in condizioni molto difficili.

Aggiungo che si tratta di un passo importante, cui devono però seguirne altri. Nel nostro ordinamento c’è da decenni una legge molto importante, modificata e integrata qualche anno fa, sul cinema. In applicazione dell’articolo 9 della Costituzione, si è ritenuto che i film siano un prodotto culturale talmente importante da giustificare un aiuto all’intera filiera del cinema, dato che la legge aiuta da sempre i distributori, i produttori, gli autori, i cinema, i giovani autori: tutta la filiera. Se ciò è valido per il film, non può non essere altrettanto valido per il libro. Quindi, credo che il passo successivo sia lavorare in Parlamento, spero con una condivisione larga come quella registrata su questo provvedimento, su una legge che riguardi l’intera filiera dell’editoria e che, sul modello del cinema, sostenga tutti coloro che aiutano a produrre, scrivere e vendere libri nel nostro Paese. (Applausi dal Gruppo PD).