BEGIN TYPING YOUR SEARCH ABOVE AND PRESS RETURN TO SEARCH. PRESS ESC TO CANCEL

Openpolis: la carenza di biblioteche nelle province con più disagio economico

Le biblioteche costituiscono un’opportunità educativa a cui bambini e ragazzi possono accedere a prescindere dalle condizioni socio economiche della propria famiglia. Un servizio che tuttavia risulta spesso carente, proprio nei territori più svantaggiati, come risulta da una ricerca appena pubblicata da Openpolis.it

openpolis.it   |   POVERTÁ EDUCATIVA
La carenza di biblioteche nelle province con più disagio economico

La crisi finanziaria del 2008 ha causato l’aggravarsi delle condizioni socio economiche dei cittadini. In particolare delle famiglie con figli, che devono sostenere quotidianamente spese maggiori rispetto al resto della popolazione.

L’ultimo censimento del 2011 ha stimato che in Italia circa il 3% delle famiglie si trova in una situazione di potenziale disagio economico. Un fenomeno che si aggrava nei territori del sud, dove la percentuale di famiglie in disagio supera in molti casi la media nazionale.

Le province del mezzogiorno sono quelle con più famiglie in disagio

Percentuale di famiglie in potenziale disagio economico nelle province (2011)

A quota 9,7%, Napoli è la provincia con la più alta percentuale di famiglie in potenziale disagio economico. Al secondo posto Caserta (7,6%), seguita da Palermo, Catania e Crotone a quota 7% circa. Da notare che nessuna provincia del mezzogiorno ha meno del 2% di famiglie in disagio.

Bambini e i ragazzi che provengono da famiglie economicamente svantaggiate rischiano di vedersi preclusi alcuni servizi educativi dentro e fuori la scuola. Dagli asili nido alla mensa scolastica, dallo scuolabus alla pratica di uno sport o la visita di un museo. Opportunità che agevolano e migliorano il percorso educativo, ma che spesso hanno un costo che le rende inaccessibili.

Il ruolo delle biblioteche nei contesti di disagio economico
Le biblioteche sono un presidio culturale che offre un servizio gratuito e accessibile a tutti, un’opportunità educativa fondamentale per i minori. Non solo per la possibilità di prendere in prestito dei libri, ma anche perché la biblioteca rappresenta un luogo di incontro. Uno spazio tranquillo dove studiare o dove partecipare ad attività ricreative come laboratori, letture collettive e incontri, che molte strutture di questo tipo offrono alla comunità.

Tutto ciò rappresenta delle occasioni formative e di socialità, a cui bambini e ragazzi possono accedere a prescindere dal proprio contesto di origine e dalle proprie possibilità economiche. Per questi motivi la presenza di biblioteche è fondamentale nei territori in cui vivono più famiglie e minori in condizioni di disagio economico.

Facendo riferimento a quanto abbiamo visto in precedenza nella mappa, abbiamo isolato le prime 15 province italiane per tasso di famiglie in disagio e abbiamo verificato la presenza di biblioteche in questi territori. In mancanza di altri indicatori, per verificare la diffusione di queste strutture rispetto alla popolazione minorile, abbiamo confrontato il numero di biblioteche con il totale della popolazione compresa tra i 6 e i 17 anni di età.

Tra le province con più famiglie in disagio economico, Cosenza ha la maggior offerta di biblioteche

Numero di biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 anni nelle province con più famiglie in disagio economico (2019)

Con 3,6 biblioteche ogni 1.000 minori, Cosenza è l’unica tra le province considerate a superare la media nazionale (2,6). Seguono Palermo e Salerno, rispettivamente a quota 2,4 e 2,2 strutture per 1.000 residenti tra 6-17 anni. Chiudono invece la classifica Caltanissetta (1,3), Caserta (1,2) e all’ultimo posto Barletta-Andria-Trani, con meno di una biblioteca ogni 1.000 minori (0,7).

Come varia la presenza di biblioteche all’interno delle province svantaggiate
Le province non sono territori omogenei al loro interno e questo vale anche per i servizi, più diffusi in alcune aree rispetto ad altre.

Nelle province con più famiglie in disagio ci sono meno biblioteche per i minori

Biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 nei comuni delle province con più famiglie in disagio economico, divisi per area (2019)

Indipendentemente dall’area considerata, i comuni delle province con più famiglie in disagio hanno meno biblioteche rispetto alla media nazionale. Inoltre, sia i dati complessivi sull’Italia, sia i dati sulle province in disagio indicano una maggiore presenza di biblioteche per minore nei comuni periferici e ultraperiferici. Ciò è in parte dovuto alla quota più bassa di bambini e ragazzi che vivono in questi territori e che quindi fa risultare più alto il numero di strutture per residente 6-17.

È la conseguenza di non poter misurare il servizio in base ad altri parametri oltre a quello quantitativo, come le dimensioni della struttura o l’organizzazione di corsi e attività. Nei dati che abbiamo a disposizione, una biblioteca molto grande in una città con tanti abitanti conta come una piccola struttura in un comune poco popoloso. Tuttavia è ragionevole aspettarsi che la prima sia frequentata da un maggior numero di minori, e offra più servizi.

La disponibilità di biblioteche per i minori nelle province di Caserta e Palermo
Per avere un quadro completo sulla presenza di biblioteche a livello locale, abbiamo considerato la diffusione del servizio comune per comune, nelle province di Caserta e Palermo. Territori che, come abbiamo visto in precedenza, sono tra i più colpiti da disagio economico e presentano due situazioni molto diverse riguardo il servizio biblioteche. La provincia di Palermo ha infatti un’offerta (2,4 strutture per minore) pari al doppio di quella di Caserta (1,2).

Caserta: 3,8 biblioteche per 1.000 minori nel capoluogo
Numero di biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 anni nei comuni della provincia di Caserta (2019)

Numero di biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 anni nei comuni della provincia di Caserta (2019)

Tra i territori con più residenti tra 6 e 17 anni, il comune di Caserta è al primo posto per numero di biblioteche per minore, superando di 2,6 punti la media provinciale (1,2). In linea o al di sopra di questa soglia anche Aversa (1,2) e Santa Maria Capua Vetere (1,8). I comuni di Marcianise e Maddaloni hanno invece meno di una biblioteca ogni 1.000 minori, rispettivamente 0,9 e 0,7.

Come abbiamo visto in precedenza, anche nella provincia di Caserta le quote maggiori si registrano in territori con pochi residenti tra i 6-17 anni. Qui il numero di biblioteche per minore risulta elevato. Si tratta ad esempio di Ruviano, al primo posto in provincia con 16,7 biblioteche per 1.000 minori, seguito da Roccaromana (11,8) e Fontegreca (11,4).

Palermo: 3,3 biblioteche per 1.000 minori nel capoluogo
Numero di biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 anni nei comuni della città metropolitana di Palermo (2019)

Numero di biblioteche ogni 1.000 residenti 6-17 anni nei comuni della città metropolitana di Palermo (2019)

A quota 3,3, il comune di Palermo supera di circa 1 punto percentuale la media provinciale di biblioteche per minore (2,4). È l’unico al di sopra di questa soglia tra i comuni con più residenti 6-17.  Comuni di cintura come Bagheria, Carini e Monreale dove vivono oltre 5.000 bambini e ragazzi hanno meno di una biblioteca ogni 1.000 minori. Al contrario, comuni periferici e poco popolosi registrano i livelli maggiori. Tra questi Sclafani Bagni (27,8), Gratteri (12) e Mezzojuso (9,4).

Da questa analisi la città metropolitana di Palermo sembra avere una maggiore disponibilità di biblioteche per i minori sul territorio. Tuttavia, come abbiamo visto in precedenza, considerare solo la dimensione quantitativa è limitante. Innanzitutto è importante sottolineare che Palermo è la provincia del capoluogo di regione. Un aspetto che sicuramente conferisce al territorio una maggiore centralità a livello culturale e di servizi rispetto ad altre province, come quella di Caserta.

Un altro aspetto da considerare riguarda le diverse tipologie di biblioteche. Nelle analisi precedenti abbiamo tenuto conto del numero complessivo di strutture sul territorio in rapporto ai residenti tra 6 e 17 anni di età. Tuttavia, le biblioteche che sono potenzialmente accessibili ai minori al di fuori della scuola sono quelle pubbliche e quelle classificate come “importanti non specializzate”. Strutture che non sono per specialisti e quindi al di fuori di università e enti privati.

Le biblioteche accessibili ai minori fuori dalla scuola nelle province di Caserta e Palermo
Percentuale di biblioteche pubbliche e importanti non specializzate sul totale, nelle province di Caserta e Palermo (2019)

Percentuale di biblioteche pubbliche e importanti non specializzate sul totale, nelle province di Caserta e Palermo (2019)

Delle 371 biblioteche nel territorio della provincia di Palermo, 104 sono pubbliche o importanti non specializzate. Una quota del 28%, inferiore alla media italiana (41%) e al dato sulla provincia di Caserta. Qui le biblioteche a cui i minori possono accedere al di fuori della scuola sono 66 su 143 (46%).