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Sostegno alle librerie per favorire la diffusione della lettura

Il Ministero per i beni, le attività culturali e il turismo, interrogato dalla Commissione Cultura della Camera, ha precisato che sulle politiche per il sostegno delle librerie mirate all’incremento della diffusione del libro e della lettura «è in discussione al Senato la proposta di legge (AS 1421 Piccoli Nardelli) sulla promozione del libro e della lettura, provvedimento che è volto alla promozione e al sostegno della lettura, obiettivo al quale contribuiscono lo Stato, le regioni e gli altri enti territoriali, secondo il principio di leale collaborazione.

Si tratta di un’iniziativa legislativa che il Ministero segue con attenzione, consapevole del fatto che l’Italia affronta una vera e propria “emergenza lettura”.

Per contrastare tale criticità, nel 2017 sono stati istituiti due fondi ad hoc per la promozione della lettura:
il Fondo per la promozione del libro e della lettura, con dotazione annua pari a 4 milioni di euro a decorrere dal 2018 (di cui 1 milione per le biblioteche scolastiche), gestito dal Centro per il libro e per la lettura (CEPELL). I 4 milioni di euro vengono erogati attraverso appositi bandi, e sono destinati ai progetti per le biblioteche scolastiche innovative (di concerto con il MIUR) e per le biblioteche come poli di inclusione sociale, alle iniziative riservate ai non vedenti e agli ipovedenti, oltre che ai programmi «Città che legge», «Educare alla lettura» e «Leggimi 0-6» (realizzato con MIUR e Ministero per la Salute);

il Fondo destinato alla promozione della lettura, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio librario, alla riorganizzazione e al miglioramento dell’efficienza dei sistemi bibliotecari, con dotazione di 1 milione di euro l’anno dal 2018. Quest’ultimo fondo è destinato per il 70 per cento a sostegno dei sistemi bibliotecari provinciali e comunali, e per il 30 per cento a sostegno delle biblioteche scolastiche.

Attraverso l’azione del CEPELL si è attuata una vera politica di sostegno della lettura e del settore. Tra le varie iniziative si menzionano in particolare: Libriamoci, Il Maggio dei libri, Città che legge.

«Libriamoci» ha focalizzato l’attenzione sulle pratiche di lettura nella scuola, mediante azioni condotte in accordo con il MIUR e l’iniziativa è arrivata nel 2019 a far registrare oltre 11.300 iniziative che hanno coinvolto oltre un milione e mezzo di studenti in 5.560 Istituti scolastici.

«Maggio dei Libri» l’altra grande campagna annuale nazionale di promozione della lettura che coinvolge in modo capillare enti locali, scuole, biblioteche, librerie, festival, editori, associazioni culturali e tutti i soggetti pubblici e privati interessati. Nell’ultima edizione sono state realizzate 9.000 iniziative, con la partecipazione di circa 1000 biblioteche, 730 scuole, 20 università.

«Città che legge» è la terza grande iniziativa nazionale ed è rappresentata dalla rete delle «Città che leggono», realizzata d’intesa con l’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani, volta a promuovere e valorizzare le amministrazioni comunali che, in filiera e rete con agenti pubblici e privati del settore, svolgono con Continuità sul proprio territorio politiche pubbliche di promozione della lettura. Per il biennio 2018-2019 hanno ottenuto il riconoscimento un totale di 450 Comuni. Attraverso Città che legge viene promossa la sottoscrizione di patti locali per la lettura, adottato nei principali Comuni italiani (circa 150) e nella Regione Toscana.

Con riguardo alle misure di sostegno del settore ricordo il tax-credit librerie, introdotto dall’articolo 1, commi 319 e seguenti, della legge n. 205 del 2017, che ha previsto – a decorrere dal 2018 – un credito di imposta per gli esercenti di attività commerciali che operano nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati, o nel settore di vendita al dettaglio di libri di seconda mano. Il plafond complessivamente previsto per il tax credit librerie era di 4 milioni per il primo anno e di 5 milioni di euro a decorrere dal 2019. Si tratta di una misura molto apprezzata dagli operatori del settore, che viene confermata e rafforzata dal disegno di legge attualmente all’esame delle Camere che ho già menzionato.

Ricordo, infine, la misura del cosiddetto bonus cultura, introdotto quale incentivo per il consumo culturale dei giovani, che è stato altresì utile strumento a sostegno degli esercenti coinvolti, primi tra tutti i librai.

Il ddl AS 1421, già approvato dalla Camera potenzia e sviluppa gli istituti e i mezzi di sostegno alla lettura già attivi e che vi ho dianzi illustrato».