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Art Bonus – Mecenati di oggi per l’Italia di domani

Art Bonus, Intervento dell’On. Flavia Piccoli Nardelli – Presidente della Commissione Cultura della Camera

Art Bonus: rivoluzione rapporto pubblico privato nell’ambito dei beni culturali

Obiettivo del decreto: sollecitazione e promozione della raccolta di fondi privati – in aggiunta a quelli pubblici – per valorizzazione e tutela dei beni culturali

Effetto:nuove risorse ed energie da spendere per i beni culturali provenienti dal di fuori del perimetro della pubblica amministrazione ottenute attraverso l’attivazione della società civile

L’Art Bonus, introdotto dal decreto legge n. 83 del 2014 (convertito poi nella legge n. 106 del 2014), consente una forte detrazione fiscale (art. 1) per le donazioni a sostegno di:

  • BENI CULTURALI PUBBLICI
  • ISTITUTI E LUOGHI DELLA CULTURA (musei, biblioteche, gli archivi, aree e parchi archeologici e  complessi monumentali).
  • FONDAZIONI LIRICO SINFONICHE E TEATRI DI TRADIZIONE

Per usufruire del credito d’imposta, le erogazioni liberali devono essere effettuate in denaro e devono perseguire i seguenti scopi:

  •  interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici o erogazioni destinate a soggetti concessionari o  affidatari dei beni oggetto degli interventi (erogazioni con finalità esclusiva a interventi di manutenzione, protezione e restauro del bene affidato);
  • sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica nonché delle fondazioni lirico sinfoniche e dei teatri di tradizione (il sostegno agli istituti e luoghi della cultura riguarda anche le attività es. mostra per un museo);
  •  realizzazione di nuove strutture, restauro e potenziamento di quelle esistenti di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo (articolo 1, comma 1, decreto-legge n. 83 del 2014).
  • La misura agevolativa non è riconosciuta per l’acquisto di beni culturali ma solo per interventi di restauro, protezione e manutenzione degli stessi;

Le erogazioni liberali possono essere elargite esclusivamente in favore del patrimonio di proprietà pubblica. Sono escluse dall’ArtBonus le erogazioni liberali effettuate in favore di un bene culturale se questo è di proprietà privata, anche senza fini di lucro, compresi gli Enti ecclesiastici. In tali ipotesi restano applicabili le ordinarie deduzioni e detrazioni previste dal Testo unico delle Imposte sui Redditi agli Artt. 15 e 100.

Differenze tra i soggetti beneficiari del credito d’imposta:

  • persone fisiche ed enti che non esercitano attività commerciali
  • soggetti titolari di reddito d’impresa (società e ditte individuali) ed enti non commerciali che esercitano anche attività commerciale.

Il credito d’imposta spetta nella misura del 65% delle donazioni effettuate esclusivamente in denaro, con sistemi tracciabili: versamente bancari, postali, carte di credito e debito, assegni.

Esempio

Persona fisica, quindi soggetta ad imposta IRPEF, che nel 2016 dichiara un reddito imponibile pari a 100.000 euro: il credito d’imposta massimo maturabile nel 2015 sarà pari al 15% di 100.000 euro = 15.000 euro. Quindi le donazioni art bonus detraibili del 65% dal reddito saranno al massimo pari a 23.077 euro il cui 65% corrisponde a 15.000 euro.

Le somme donate eccedenti i 23.077 euro non verranno agevolate dalla detrazione fiscale dell’artbonus.

Il bonus fiscale, pari ad Euro 15.000, sarà da scontare in tre rate annue di 5.000 € direttamente dalla dichiarazione Irpef dell’anno di riferimento di effettuazione delle donazioni.

L’esborso finanziario netto del donatore nell’arco dei tre anni di utilizzo del credito d’imposta sarà pari a 23.077-15.000=8.077 euro, ossia il 35% delle erogazioni effettuate.

Esempio

Società di capitali, quindi soggetta all’imposta IRES, che nel 2016 dichiara ricavi d’impresa (non reddito) pari a 20 milioni di euro: il credito d’imposta massimo che può detrarre è pari a 100.000 euro (il 5 per mille dei ricavi), quindi la società potrà donare fino ad una spesa di Euro 153.846 (il 65% corrisponde a 100.000).

Le somme che eccederanno la donazione di 153.846 euro non potranno godere della detrazione fiscale art bonus.

Il credito d’imposta del 65%, pari ad Euro 100.000, sarà da scontare in tre rate annue, ovvero da utilizzare in compensazione.

La misura dell’Art bonus, proprio per l’importanza che ha dimostrato di avere, è resa permanente dalla Legge di Stabilità 2016 ovvero, a modifica del decreto legge n. 83 del 2014 che prevedeva  un credito d’imposta del 65 per cento per il 2014 e il 2015 e del 50% nel 2016, si  mantiene al 65% .

Le amministrazioni comunali che intendano avvalersi di questa opportunità di finanziamento devono svolgere alcune semplici operazioni:

  • Identificazione del bene: l’amministrazione individua fra i beni e i luoghi della cultura di cui ha la proprietà quelli che possono essere oggetto dell’art bonus, in considerazione delle operazioni che vengono riconosciute oggetto del beneficio fiscale (interventi di manutenzione, restauro, sostegno agli istituti ecc…);
  • Adozione della delibera: l’amministrazione adotta una delibera che indichi i beni e i luoghi della cultura del proprio territorio che si intendono sostenere, nonché le modalità operative necessarie per informare i cittadini di queste possibilità;
  • Comunicazione al Mibact e pubblicità dell’erogazioni: l’amministrazione beneficiaria delle erogazioni liberali comunica mensilmente al Mibact l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute e da notizia pubblica di tale ammontare tramite il proprio sito web in una pagina dedicata;
  • Registrazione sul portale Art bonus www.artbonus.gov.it: l’amministrazione beneficiaria delle erogazioni liberali si iscrive al portale gestito dal Mibact in cui sono presenti tutte le informazioni relative allo stato di conservazione del bene, agli interventi di restauro o  ristrutturazione eventualmente in atto, all’ente responsabile del bene;
  • Pubblicità: sia coinvolgendo con campagne di sensibilizzazione la cittadinanza sia identificando eventuali mecenati in aziende e imprenditori attivi nel proprio territorio. Importante è anche la visibilità sul sito del comune del logo dell’art bonus.

Dati Nazionali ad oggi dell’art bonus

62 milioni di euro donati a fine gennaio da 2039 mecenati.

Le Regioni con maggior numero di donazioni sono: 

Lombardia

Veneto

Emilia Romagna

Toscana.

Le Fondazioni Liriche Sinfoniche sono quelle che al momento hanno ricevuto il maggior numero di donazioni.

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